Per l’Italia i guai sono tutt’altro che finiti (analisti)
Dopo la risalita a metà seduta innescata dalle parole pronunciate da Carlo Cottarelli, le vendite tornano protagoniste sulla piazza milanese dove, al momento, il Ftse Mib segna un rosso del 2,45% a 21.850,46 punti. “Mi presenterò al Parlamento con un programma che, in caso di fiducia, prevede l’approvazione della legge di bilancio per il 2019, in seguito alla quale il Parlamento verrebbe sciolto con le elezioni a inizio 2019”, ha detto il premier incaricato.
“In assenza di fiducia, il Governo si dimetterebbe immediatamente e il suo principale compito sarebbe la gestione ordinaria dell’amministrazione, accompagnando il Paese alle elezioni dopo il mese di agosto”.
Per Arnaud Masset di Swissquote, “bloccando la formazione del governo, il presidente italiano ha giocato la carta della cautela, temendo che potesse mettere a rischio l’appartenenza del paese all’Unione Europea”.
Anche se al momento la pressione sembra essersi attenuta, “per l’Italia –continua l’esperto – i guai sono tutt’altro che finiti”. “Il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno infatti chiesto nuove elezioni, sostenendo che Mattarella non ha rispettato la decisione della gente di avere un governo di coalizione euroscettico e contro l’establishment. Molto probabilmente Sergio Mattarella sarà oggetto di una richiesta di impeachment da parte dei partiti populisti”.
“Nel breve termine le incertezze forse sono rientrate, ma in un’ottica di più lungo termine le cose cambiano”.