Notizie Notizie Italia Caos politico italiano ancora in scena: spread sfonda anche muro 260 punti, schizza il rendimento Btp biennale

Caos politico italiano ancora in scena: spread sfonda anche muro 260 punti, schizza il rendimento Btp biennale

29 Maggio 2018 09:42

Se ieri l’illusione di un rimbalzo è durata pochissimo, oggi la linea che stanno seguiranno gli asset italiani è stata marcatamente chiara sin dalle primissime battute. Lo testimoniano i movimenti, o meglio l’impennata dello spread e dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Dopo l’avvio sopra quota 250 punti base, il differenziale tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco ha superato anche la barriera dei 260 punti base. Sul fronte rendimento il decennale italiano si è portato a ridosso del 3%, con il Btp biennale che è schizzato al 1,55%, massimo da ottobre 2013. Di pari passo prosegue la discesa del rendimento del Bund di pari scadenza che si attesta in questo momento allo 0,302 per cento. A quasi tre mesi di distanza dalle elezioni del 4 marzo, in mezzo la crisi di questi mesi, il premier incaricato Carlo Cottarelli salirà nuovamente al Quirinale per presentare la lista dei ministri (tutti tecnici) al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un esecutivo “snello”, come l’ha definito lo stesso Cottarelli, con il compito di traghetttare l’Italia verso nuove elezioni (già a settembre o più tardi all’inizio del 2019). Tempi record anche per il giuramento che dovrebbe avvenire in giornata.

E a meno di 48 ore dalla decisione di Mattarella tutto sui mercati sembra essere proiettato sulla prossima campagna elettorale che potrebbe avere toni forti e giocarsi sul campo dei temi europei. “L’incarico a Carlo Cottarelli offre al Quirinale le garanzie che cercava in termini di responsabilità fiscale, attenzione ai temi europei, ed esperienza, ma regala ai vincitori delle elezioni di marzo un’opportunità ideale di dimostrare all’elettorato che le istituzioni li hanno espropriati del diritto di governare a favore dei soliti tecnocrati filo Europei“, commenta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners sgr. Dello stesso avviso Alessandro Balsotti di Jci Capital Limited, che ammette: “La tegola che non ho visto arrivare è che la futura campagna elettorale potrebbe svilupparsi sui binari del ‘governo per il cambiamento’ in opposizione al ritorno alle più classiche e rassicuranti ricette europeiste del passato”. “Se così fosse, aggiunge l’esperto, il presidente Mattarella potrebbe aver fornito un assist involontario alla Lega, che appare rampante nei sondaggi, e al Movimento 5 Stelle comunque pronto a cavalcare qualsiasi occasione per rompere gli schemi del passato”.
Secondo l’analisi di Balsotti, a questo punto ulteriori perdite o significativi rimbalzi dovrebbero essere legati a doppio filo al valzer delle alleanze. E il principale interrogativo che un investitore dovrebbe porsi è infatti se davvero Salvini è disposto a proseguire il cammino impostato con Di Maio o se invece si lascerà tentare dalla possibilità di raggiungere il 40% in un’alleanza di centro-destra di cui sarà ancor più il sovrano incontrastato.

Dal punto di vista fiscale, l’aumento dei rendimenti del Btp non preoccupa nel breve periodo“. E’ di questo avviso Alessandro Tentori, chief investment officer di Axa IM Italia, commentando gli effetti dell’incertezza politica in Italia sui Btp. “La lungimirante politica di emissione del Mef (in particolare l’allungamento della vita residua del debito pubblico) contribuisce a mantenere storicamente basso il costo di rifinanziamento governativo, anche in presenza di uno shock di 85 punti base sul decennale da inizio anno – spiega Tentori -. Nel medio/lungo periodo, invece, i mercati scontano il rischio di una politica fiscale meno allineata con il patto di stabilità e di crescita“. Secondo l’esperto, questo è un fattore decisamente negativo nel contesto di uno stock di debito pubblico a livelli già molto alti. Ovviamente, la recente incertezza politica non aiuta a stabilizzare i mercati. “Rimane la questione del tightening implicito delle condizioni monetarie in Italia, questione che Mario Draghi potrebbe dover affrontare durante la riunione del 14 giugno”, conclude Tentori.