Economista Cardillo: per finanza Usa Italia è paese delle crisi, guai con spread a 500
L’economista Peter Cardillo parla della situazione di caos politico che si è venuta a creare in Italia nel corso di un’intervista al “Corriere della Sera”.
Responsabile economista mercati per Spartan Capital Securities di New York, Cardillo sottolinea che, “sulle quotazioni del listino (Wall Street) sta pesando anche il rallentamento delle banche statunitensi. In effetti, però, la crisi politica italiana sta avendo degli effetti sui mercati. La preoccupazione di fondo è che l’instabilità possa rallentare la crescita nell’Eurozona, che già non è così robusta”.
Cardillo rivela che la finanza Usa considera l’Italia il Paese delle crisi:
“Non è certo la prima volta e quindi non posso dire di essere particolarmente sorpreso. Certo, in questa occasione sembra diverso. C’è il rischio di uno scontro e di un corto circuito costituzionale. Però non credo che le prossime elezioni saranno davvero un referendum pro o contro l’euro. E non credo che l’Italia corra il rischio di imboccare una discesa come quella della Grecia”.
Detto questo, il problema dello spread è più che concreto perchè se “Moody’s o Fitch dovessero bocciare il rating, lo spread potrebbe salire anche a 500-600 punti base” e in quanto, con “uno spread a 500 l’Italia non sarebbe più in grado di ottenere credito dal mercato”.