Notizie Notizie Italia Effetto Tria sui mercati: le sue rassicurazioni su euro raffreddano lo spread. Di Maio: “rappresentata linea economica del Governo”

Effetto Tria sui mercati: le sue rassicurazioni su euro raffreddano lo spread. Di Maio: “rappresentata linea economica del Governo”

11 Giugno 2018 10:15

La settimana inizia positivamente per gli asset italiani grazie alle rassicurazioni arrivate da ministro delle Finanze, Giovanni Tria, nella sua prima intervista ufficiale pubblicata nel fine settimana da “Il Corriere della Sera“. Rassicuranti le sue parole soprattutto sulla possibilità di un’uscita dall’euro, che non è in discussione, sui conti pubblici e infine sui mini bot che definisce una soluzione tampone che non risolve nulla. Lo spread BTP/Bund prosegue la sua discesa, con il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco che viaggia in questo momento in area 239,6 punti, in flessione rispetto ai 241 punti in avvio e ai 266 punti di venerdì scorso. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario si attesta invece al 2,86%, mentre il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,468 per cento. Le dichiarazioni di Tria impattano positivamente anche sul rendimento del Btp biennale che scende all’1,05% rispetto a 1,67% chiusura di venerdì scorso.

“In questa prima uscita pubblica il ministro ha mostrato un tono conciliatorio, una padronanza dei temi chiave e una consapevolezza dei pericoli di avvitamento della nostra situazione finanziaria che sembrano destinati a rassicurare investitori e analisti“, ha commentato Alessandro Balsotti di JCI Capital Limited.

In particolare, Tria ha tranquillizzato sul fatto che non c’è nessun progetto per uscire dall’euro. “La posizione del governo è netta ed unanime. Non è in discussione alcun proposito di uscire dall’euro”, si legge sul quotidiano di via Solferino. E ancora Tria ha rimarcato: “Non è solo che noi non vogliamo uscire: agiremo in modo tale che non si avvicinino condizioni che possano mettere in discussione la nostra presenza nell’euro”. Nella sua prima intervista pubblica il ministro di via XX Settembre ha precisato che “i nuovi conti saranno coerenti con l’obiettivo di ridurre il rapporto debito-pil” che, sulla pace fiscale ha affermato: “Finché non si definisce la norma, non si possono definire le coperture. L’obiettivo è crescita e occupazione”.

Parole che hanno trovato il pieno appoggio del vice premier Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico e del lavoro, che durante la trasmissione “Mezz’Ora in più” in onda ieri su Rai Tre, che ha dichiarato: “Il ministro dell’Economia Tria nello spiegare i nostri punti ha rappresentato la linea economica di questo governo. Vogliamo andare ai tavoli europei per ottenere i margini flessibilità per poter fare investimenti in Italia e poter portare avanti delle riforme strutturali dal punto di vista del reddito e del fisco”. “Non sto dicendo che tutti i soldi andremo a prenderli in Europa, perché c’è tanto di spending review da fare – sottolinea Di Maio -. Noi andremo a quei tavoli con il massimo del dialogo e della fermezza per ottenere tutti quei margini di bilancio a cui crediamo l’Italia abbia diritto, stesso trattamento degli altri Paesi”. Il punto, spiega il vice premier, è che a noi non vanno bene gli attuali parametri, e per contrattarli abbiamo una squadra che conosce quegli ambienti.