Gundlach ricorda il grafico verità Bce-BTP. I consigli di investimento e l’alert bolla
Mercati emergenti, dollaro, Fed, deficit, debito federale. Nel corso del suo webcast live, l’investitore miliardario fondatore di DoubleLine Capital Jeff Gundlach, voce notoriamente ascoltata e seguita dalla comunità finanziaria internazionale, ha affrontato diversi argomenti. Gundlach ha commentato anche la situazione italiana, in particolare la febbre dello spread e dei tassi sui BTP, salita sulla scia delle incertezze politiche legate alla formazione del governo M5S-Lega.
Nel far questo, ha presentato due grafici: uno, relativo all’andamento dei rendimenti dei BTP a 10 anni negli ultimi cinque anni; e un altro, stilato da Citi Research, che mostra come, a parte la Bce, nessun altro stia acquistando i bond italiani. Una sorta di grafico-verità che fa il punto della situazione.
In termini operativi, Gundlach ha fatto notare agli investitori come questo sia “un momento eccellente per puntare su emergenti e high-yield”.
“Ritengo che sia un momento eccellente -se non avete ancora puntato sui bond dei mercati emergenti o high-yield -per valutare almeno una rotazione parziale” verso questi asset, “considerando il livello del dollaro e le valutazioni”, ha detto l’investitore, aggiungendo di essere ancora bullish sulle commodities e di guardare con favore agli acquisti di oro.
View invece poco confortante sul dollaro. A suo avviso, il biglietto verde è destinato infatti a indebolirsi, a causa della crescita “ridicola” del debito federale Usa, che sta avvenendo tra l’altro in un contesto di aumento dei tassi di interesse.
Gundlach ha definito la crescita del deficit federale (e dunque del debito) e le strette monetarie della Federal Reserve una “missione suicida”.
Nel commentare i fondamentali dell’economia globale, il guru ha ammesso che la crescita sta rallentando, ma ha aggiunto anche di non intravedere al momento pericoli di recessione. Tanto da prevedere un rialzo dei prezzi del petrolio fino al range compreso tra $80 e $90 al barile.
Su Wall Street nello specifico, Gundlach ha presentato il grafico-bolla di Michael Harnett, che mostra come la bolla dell’e-commerce sia sul punto di esplodere.
Dal grafico emerge infatti che il cosiddetto indice Dow Jones eCom (che comprende i titoli Amazon, Google e Facebook) è balzato dall’inizio del decennio del 617%, confermandosi la bolla più grande degli ultimi 40 anni e che la capitalizzazione dei titoli hi-tech Usa, pari a $6 trilioni, è superiore a quella di tutte le società dell’Eurozona (capitalizzazione pari a $5 trilioni).