Bce, Draghi: dati economici più deboli, taglio stime Pil in 2018 per timori protezionismo e incertezza politica
“I dati economici sono più deboli, ma coerenti con una crescita diffusa e solida”. E’ quanto ha detto il numero uno della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi. La riunione della Bce si è tenuta a Riga, in Lettonia.
Detto questo, la Bce ha tagliato le stime di crescita per il 2018, dal 2,4% atteso a marzo al 2,1%. Il Pil dell’Eurozona è previsto poi in crescita dell’1,9% nel 2019 e dell’1,7% nel 2020.
Draghi ha detto che il rischio sull’incertezza politica globale è innegabilmente aumentato, e ha citato i timori su politiche commerciali improntate al protezionismo.