Bce: annuncio della fine del QE, Italia ancora sotto osservazione (analisti)
“Al di là dei toni dovish del governatore Mario Draghi, è chiaro che la Bce non farà sconti ad alcun Paese indisciplinato sul fronte fiscale. Le parole a fine maggio di Vítor Constâncio, numero due uscente dell’istituto di Francoforte, sono emblematiche”, commentano Marco Piersimoni e Fabio Castaldi entrambi senior investment manager di Pictet Asset Management, all’indomani della riunione della Bce che ha ufficializzato le modalità e il termine del programma di QE.
“Alla Bce non può e non deve essere chiesto di intervenire in soccorso di mercati in difficoltà, laddove tale “disordine” sia motivato da intenzioni e dichiarazioni politiche che siano palesemente in contrasto con le regole sottoscritte dai tutti i paesi membri dell’area euro”, aggiungono gli esperti sottolineando che “nonostante l’espressione non piaccia a molti politici, i mercati stessi inducono alla disciplina. Il drammatico allargamento dello spread non passa inosservato anche ai politici e allarma anche chi pretende che la politica nazionale non debba essere dettata dalla finanza. Tanto più che l’Italia deve collocare ogni due settimane importi rilevanti di titoli di stato sul mercato primario”.