Petrolio in balia dei rumors su vertice Opec. Goldman ha una view bullish, oltre quota 80$ nei prossimi mesi
La riunione dell’Opec del 22 giugno si preannuncia più che mai in salita, con una netta spaccatura all’interno sul tema dell’introduzione di modifiche all’attuale programma di tagli alla produzione. I due schieramenti vedono la Russia e l’Arabia Saudita insieme con l’idea di allentare i limiti alle quote a cui si oppongono il Venezuela, l’Iran e l’Iraq. Sul fronte delle quotazioni del petrolio la giornata è iniziata all’insegna della debolezza: il petrolio Wti (riferimento Usa) cede circa l’1% a 65 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) lascia sul terreno lo 0,9% sotto quota 75 dollari al barile. “Il petrolio continua a muoversi in balia delle indiscrezioni sul vertice Opec del prossimo venerdì, provando a recuperare dopo il forte calo di venerdì”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.
A inizio settimana hanno tenuto banco i rumors riportati da Bloomberg News, secondo cui i membri dell’Opec sarebbero intenzionati a trovare un accordo di compromesso che prevede un aumento contenuto della produzione di petrolio tra 300.000 e 600.000 barili al giorno nei prossimi mesi. L’Iran si sarebbe opposto a qualsiasi aumento delle quote attuali, mentre i funzionari di altri paesi ritengono che a Vienna si possa raggiungere un accordo per un aumento relativamente modesto. L’attuale accordo tra Opec e alcuni paesi produttori guidati dalla Russia prevede la riduzione dei livelli produttivi di 1,8 milioni di barili al giorno.
Goldman Sachs bullish sul petrolio
View bullish di Goldman sul petrolio. Nel rapporto dal titolo “A deep dive into our bullish oil view“, gli analisti della banca d’affari americana ricordano che nelle ultime settimane i prezzi dell’oro nero sono stati sotto il tiro delle vendite in scia alle preoccupazioni sulla produzione Opec, alla debole domanda degli Emergenti, all’escalation della guerra commerciale e infine all’aumento delle scorte. Fatta questa premessa, secondo le stime di Goldman Sachs nei prossimi mesi il petrolio è atteso oltre la soglia di 80 dollari al barile. Nonostante le preoccupazioni sulla produzione e domanda Opec possano continuare a pesare sui prezzi nel breve periodo, sono state confermate le previsioni per il Brent, con un picco che verrà toccato in estate a quota 82,5 dollari al barile per poi attestarsi a 75 dollari alla fine dell’anno. Lo scenario base per gli esperti di Goldman Sachs è una produzione petrolifera dei membri dell’Opec con la Russia in aumento di 1 milione di barili al giorno entro la fine dell’anno. “Il mercato petrolifero rimane in deficit con una crescita resiliente della domanda e con crescenti interruzioni che richiedono una produzione maggiore da parte dell’Opec core e della Russia per scongiurare un esaurimento delle scorte entro fine anno”, spiegano gli esperti nel rapporto diffuso ieri.