Daimler lancia profit warning, prima vittima europea ufficiale della guerra commerciale Usa-Cina
La casa automobilistica tedesca Daimler si aggiudica un triste primato, confermandosi la prima grande azienda europea a lanciare un profit warning a causa della guerra commerciale in atto tra gli Usa di Donald Trump e la Cina.
Con un comunicato che fredda il titolo alla borsa di Francoforte, e che in generale mette sotto pressione i titoli del settore auto, Daimler scrive che “oggi, a causa dei recenti sviluppi, ha fatto una nuova valutazione sul potenziale degli utili relativi al 2018”. E che da tale valutazione è emerso come “fattore decisivo che, presso la divisione Mercedes-Benz Cars, le vendite di SUV saranno inferiori alle attese e i costi più alti di quanto precedentemente stimato – non completamente trasferiti a carico dei consumatori -, a causa delle tariffe sulle importazioni più elevate per i veicoli Usa nel mercato cinese. Questo effetto non può essere compensato a pieno dalla riallocazione dei veicoli in altri mercati”.
Il comunicato prosegue:
“Un altro fattore decisivo, è che gli utili della seconda metà dell’anno faranno fronte alla conseguenza negativa legata al nuovo processo di certificazione WLTP (Worldwirde Harmonized Light Vehicles Test Procedure, ovvero per la procedura internazionale armonizzata di prova per i veicoli leggeri)”.
In più, “gli utili dei Mercedes-Benz Vans saranno colpiti dal richiamo dei veicoli diesel e, ancora, quelli della divisione Daimler Buses accuseranno il calo della domanda in America Latina“.
Il risultato, si legge nel comunicato, è che per l’anno 2018, Daimler ha ora le seguenti aspettative sull’EBIT, per le divisioni e l’intero gruppo.
Mercedes-Benz Cars: lievemente al di sotto dell’anno scorso
Mercedes-Benz Vans: al di sotto in modo significativo rispetto al livello dell’anno scorso
Daimler Buses: come l’anno scorso
Daimler Group: lievemente al di sotto del livello dell’anno scorso.
Il titolo della multinazionale tedesca accusa il colpo in Borsa, cedendo più del 4%, a 57,96 euro. I sell si abbattono anche su altri titoli del settore auto in Europa, con il sottoindice di riferimento che precipita fino a -1,4% circa nella sessione odierna, scivolando al minimo degli ultimi nove mesi.
Sotto pressione Peugeot e Valeo a Parigi; giù anche le quotazioni di altri colossi tedeschi dell’auto come BMW, Volkswagen, mentre a Piazza Affari il titolo FCA si conferma tra i peggiori e perde quasi -2%.
Il profit warning -che è stato lanciato precisamente nella tarda giornata di ieri – interessa in particolare il fatturato e gli utili dei SUV che Daimler produce nella sua fabbrica americana in Alabama, e si spiega con i dazi sulle importazioni di auto costruite negli Usa che Pechino ha lanciato, in ritorsione alle tariffe punitive che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato lo scorso venerdì (prima di tornare a minacciare ulteriori dazi, qualche giorno fa, fino a $200 miliardi).
Insieme a BMW e Volkswagen, Daimler ha deciso di sostenere l’abolizione di tutti i dazi sulle importazioni di auto che sono stati imposti e/o minacciati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, al fine di trovare una soluzione pacifica alla guerra commerciale.
Da segnalare che i dazi del 25% che Pechino ha proposto contro il settore auto Usa colpiranno in tutto quasi 270.000 veicoli, con i produttori di auto tedeschi che incideranno per $7 miliardi sul totale di $11 miliardi.