Prysmian precipita ai minimi dal 2016, per analisti Westernlink non è unico problema
Giornata campale oggi per Prysmian che è arrivata a cedere oltre il 9% a quota 21,02 euro, sui minimi dal 2016. Pesa l’annuncio della revisione al ribasso della stima per l’Ebitda 2018 a causa di maggiori costi in relazione ad alcune problematiche di funzionalità di un cavo di collegamento sottomarino tra Scozia e Galles nel contratto Westernlink. La nuova stima è tra 860-920 milioni rispetto alle precedenti stime che erano comprese tra 910 e 970 milioni.
Mediobanca Securities ritiene che il problema nel contratto Westernlink “faccia parte del gioco” poichè è un progetto complesso e si tratta comunque di costi straordinari. Gli analisti della merchant bank di piazzetta Cuccia confermano outperform con prezzo obiettivo a 29 euro.
“Considerando che il perimetro General Cable sarà incorporato solo per 7 mesi, l’ebitda adjusted 2018 consolidato di Prysmian è atteso ora tra 787-841 mln, mid-point 814 mln (-6% vs precedente guidance)”, rimarca Equita Sim che precedentemente stimava 863 mln e ora è scesa a 813 mln. Il prezzo obiettivo indicato da Equita è sceso a 27,5 euro (-5%). “Nonostante l’accantonamento rappresenti l’1% dell’attuale capitalizzazione di mercato – aggiungono gli analisti di Equita Sim – riteniamo che il recente newflow negativo relativo al business trasmissione energia (warning di Nexans/NKT, ritardi assegnazioni nuovi ordini) possa aumentare la percezione di rischio su questo business da parte del mercato”.