Fiat Chrysler cavalca rumor fusione con coreana Hyundai
Il riaccendersi del fronte M&A scalda il titolo Fca che questa amttina è arrivato a guadagnare oltre il 5% a 17,018 euro. Secondo quanto riportato oggi da Asia Times il ceo di Hyundai Motor Group, Chung Mong-koo, starebbe aspettando un calo delle azioni di Fiat Chrysler Automobiles prima di lanciare un’offerta di acquisto per il gruppo automobilistico italo-americano. Il gruppo sudcoreano vorrebbe presentare un’offerta Hyundai su Fca entro maggio 2019, ossia prima che Sergio Marchionne lasci le redini del gruppo automobilistico italo-americano.
A lavorare a favore di una possibile fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Hyundai Motor Group ci sarebbe il fondo Elliott. Il fondo attivista guidato da Paul Singer è azionista di Hyundai con l’accumulo di una quota consistente attraverso l’investimento di 1 miliardo di dollari.
Hyundai è stata più volte accostata a Fca. Il Lingotto, come confermato a fine 2017 da Sergio Marchionne, è interessato a estendere la partnership tecnica con i coreani guardando ad esempio a sviluppo delle trasmissioni e dell’idrogeno. Hyundai dispone di piattaforme moderne, più sofisticate di quelle di Fca, con motori di concezione moderna, soluzioni green che spaziano dall’ibrido all’elettrico, dal gas fino all’idrogeno.
I vantaggi di una fusione prima dell’addio di Marchionne
Un accordo di fusione prima dell’addio di Marchionne toglierebbe dal campo il problema della successione a Marchionne, alla guida del gruppo dal lontano 2004, e permetterebbe anche alla famiglia Agnelli di defilarsi dalla gestione del colosso auto. Sempre secondo quanto riportato da Asia Times, Marchionne spingerebbe per Richard Palmer, mentre John Elkann sarebbe più propenso verso Altavilla o Michael Manley (ceo di Jeep/Ram).