Commercio, persistono tensioni tra Cina e Usa: “minacce e aumenti dazi sono più armi negoziali che guerra” (analisti)
“Minacce e aumenti effettivi dei dazi all’importazione sono più armi negoziali piuttosto che l’inizio di una guerra protezionistica”. È di questo parere Mathilde Lemoine, capo economista di Edmond de Rothschild che spiega: “infatti, una delle principali richieste americane è un aumento delle esportazioni al fine di ridurre il deficit commerciale, il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e la possibilità di operare in Cina senza un partner cinese che limiti i trasferimenti di tecnologia”. Per Lemoine “l’obiettivo americano è, quindi, quello di aumentare il commercio piuttosto che di ridurlo. Ma la politica fiscale statunitense potrebbe portare ad un aumento delle importazioni e, quindi, a un crescente deficit commerciale, che potrebbe alimentare le tensioni tra i due giganti”.