La Juventus prepara il colpo del secolo: l’obiettivo è Cristiano Ronaldo. Titolo ai massimi da 4 mesi
Quella che sembrava la solita boutade di mercato, il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus, con il passare delle ore sta diventando, anche perché mancano le smentite dai diretti interessati, un’ipotesi sempre più credibile. Poco fa l’indiscrezione è stata confermata anche dall’agenzia Reuters, che cita una fonte vicina al calciatore cinque volte vincitore del Pallone d’oro.
E quindi, buy the rumor. Dopo il +3,2% di ieri, oggi il titolo JUVE guadagna oltre 6 punti percentuali portandosi in quota 0,73 euro, il livello maggiore da quattro mesi (+29% nell’ultimo anno).
Che si tratti solo di voci per permettere al campione portoghese di strappare un contratto ancora più oneroso alla sua attuale squadra, il Real Madrid, non è dato sapere. Il fatto è che con il passare del tempo quella che era partita come una voce di fanta-mercato si arricchisce di nuovi particolari.
Per la testata spagnola Marca, da sempre vicina alla prima squadra della capitale, CR7 starebbe già cercando casa a Torino, altri invece parlano di un mega-ordine ricevuto dall’Adidas, lo sponsor tecnico della squadra bianconera, in vista dell’ingaggio del portoghese (e del conseguente balzo delle vendite di magliette). I dietrologi attribuiscono il notevole incremento degli abbonamenti, in aumento del 30% annuo, proprio all’esigenza di far cassa in vista dell’esborso-monstre necessario per portare a Torino uno dei migliori giocatori del mondo.
Le cifre dell’operazione fanno impallidire. Ufficialmente, il calciatore ha una clausola rescissoria di un miliardo di euro. Ufficiosamente, in virtù di un accordo raggiunto a inizio anno, Ronaldo potrebbe liberarsi per una cifra decisamente inferiore e pari a 100-120 milioni (che andrebbero spalmati su più esercizi). Ma per ingaggiare la stella portoghese il costo del cartellino non rappresenta l’ostacolo maggiore: per il terzo sportivo più pagato al mondo sono necessari almeno 30 milioni annui, da corrispondere per 3-4 anni.
Nonostante nel panorama calcistico quello della Juventus rappresenti un caso (raro) di buona amministrazione (il fatturato viaggia stabilmente sopra 400 milioni, le uscite sono pari a 500 milioni e le plusvalenze hanno permesso di chiudere in attivo i bilanci 2016 e 2017), l’impatto dell’operazione potrebbe essere devastante.
Da un lato si cercherebbe di incrementare il fatturato grazie proprio all’ingaggio dell’asso portoghese (che, guarda caso, nel suo bouquet di sponsor non vanta case automobilistiche): anche se nella fase attuale fare stime è quantomeno prematuro, gli esperti parlano di un incremento del fatturato quantificabile in 40-50 milioni il primo anno e di 70 in quelli successivi. Mettendo in conto anche le altre entrate, il potenziale aumento del giro d’affari si attesterebbe a 80-100 milioni annui.
Dall’altro, la rosa andrebbe sfoltita tramite la cessione dei giocatori che più degli altri pesano sul bilancio (solo tenendo presente l’addio di Buffon e la possibile partenza di Higuain, il monte ingaggi segnerebbe un attivo di 15-20 milioni annui).
In qualunque caso, per portare a temine un affare che fino a qualche giorno fa sembrava impossibile da realizzare, servirà un capolavoro dell’attuale dirigenza bianconera e una sinergia delle società del Gruppo che fa capo alla famiglia Agnelli.