Notizie Notizie Mondo Goldman Sachs, inizia un nuovo regno: da ottobre Solomon guiderà il gruppo al posto di Blankfein

Goldman Sachs, inizia un nuovo regno: da ottobre Solomon guiderà il gruppo al posto di Blankfein

17 Luglio 2018 15:36

Goldman Sachs si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, con David Solomon che prenderà le redini del gruppo a partire da ottobre. Nel giorno della presentazione dei risultati del secondo trimestre del 2018, il colosso bancario Usa ha ufficializzato, confermando le anticipazioni del “New York Times“, la nomina di Solomon, presidente e co-direttore operativo della banca newyorkese. quale nuovo ceo al posto di Lloyd C. Blankfein. Quest’ultimo, considerato uno dei banchieri più potenti di Wall Street, al comando di Goldman Sachs a partire dal 2006, alla vigilia dello scoppio della crisi dei mutui subprime, lascerà la sua poltrona il prossimo 30 settembre. 

Blankfein manterrà fino a fine anno la carica di presidente del consiglio di amministrazione del gruppo, quando Salomon ricoprirà anche questo ruolo. Solomon, 56 anni, è arrivato in Goldman Sachs quasi vent’anni fa, quando il gruppo è sbarcato nel 1999 a Wall Street.

I numeri del secondo trimestre
Intanto a Wall Street la stagione delle trimestrali prosegue senza sosta, con i numeri di Goldman Sachs ha presentato oggi i risultati del secondo trimestre 2018, archiviato con un utile netto che è salito a 2,35 miliardi di dollari, ossia 5,98 dollari ad azione, contro i 1,63 miliardi, ossia 3,95 dollari, registrati nell’analogo periodo dell’anno passato (consensus FactSet a 4,65 dollari ad azione). I ricavi totali sono saliti a quota 9,4 miliardi di dollari contro i 7,89 miliardi di un anno prima, centrando le attese del consensus FactSet che indicava un fatturato di 8,7 miliardi. Nel trimestre in esame il giro d’affari della divisione Investment Banking è salito del 18% a 2,05 miliardi.

La stagione degli utili è entrata nel vivo negli Stati Uniti, con le attese del mercato che rimangono improntate all’ottimismo. Tra le big di Wall Street, nei prossimi giorni sono attesi i conti di Morgan Stanley, ma anche quelli di Microsoft, Ibm e GE per la corporate America. “Veniamo da 7 trimestri consecutivi di crescita degli utili che sono stati però preceduti da 5 trimestri di contrazione degli stessi (un rallentamento di metà ciclo senza che l’economia si avvicinasse davvero a una situazione recessiva). Una situazione che fornisce qualche giustificazione a chi sostiene la diversità (e maggiore longevità) di questa fase espansiva”, commenta Alessandro Balsotti, strategist e gestore del Jci FxMacro Fund. “Il reporting di questa settimana è già cospicuo con circa 17% della capitalizzazione dell’S&P 500“, ricorda Balsotti, indicando che come di consueto saranno il settore finanziario (riporterà il 35% del settore), quello healthcare (25%) e quello industriale (24%) a guidare le danze in questa fase iniziale.