Notizie Valute e materie prime Sterlina ancora sotto pressione, minimi a dieci mesi sul $: cosa deciderà ora Carney sui tassi?

Sterlina ancora sotto pressione, minimi a dieci mesi sul $: cosa deciderà ora Carney sui tassi?

19 Luglio 2018 12:50

Mark Carney

Ancora una seduta sotto pressione (la terza consecutiva) per la sterlina nei confronti del dollaro. Complice il dato sulle vendite al dettaglio inferiore alle attese e le “inquietudini” sul fronte Brexit, il cable, il cambio sterlina/dollaro, è scivolato sotto a soglia di 1,300 per la prima volta dallo scorso settembre. In questo momento il cross GBP/USD scambia a 1,2991, mostrando un ribasso di quasi lo 0,6 per cento.

Ancora una delusione dal fronte macro
Stimato in aumento dello 0,1% mensile, l’indice britannico che misura l’andamento delle vendite al dettaglio a giugno ha segnato un -0,5%. Nel mese di maggio l’indice era sceso dell’1,3%. Ieri l’inflazione si è confermata al 2,4% annuo rispetto alla stima degli analisti che si attendevano un aumento a +2,6%. Un dato, quello relativo ai prezzi al consumo, che arriva dopo i dati sul mercato del lavoro. In Gran Bretagna l’occupazione ha raggiunto un livello record nei tre mesi fino a maggio e le pressioni salariali hanno mostrato pochi segni di riduzione, mantenendo la Banca d’Inghilterra sulla buona strada per un aumento dei tassi d’interesse il mese prossimo. Il numero di persone occupate è aumentato di 137.000 unità, più del previsto, portando il tasso di occupazione al 75,7%, il più alto dall’inizio dei record nel 1971. Secondo i dati resi noti dall’Ufficio di statistica nazionale la disoccupazione nel toccato un livello minino in 43 anni, al 4,2 per cento.

Di fronte a queste indicazioni contrastanti per l’economia britannica, la decisione della Banca d’Inghilterra sui tassi di interesse del 2 agosto sarà ancora più difficile, anche alla luce delle tensioni politiche sulla Brexit.

I commenti

“La debolezza dei numeri di odierna getta un’ombra sul fatto che la Bank of England possa alzare i tassi nel meeting di inizio agosto”, commenta Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets Uk. Dello stesso avviso Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, che ha commentato: “caos politico, caos Brexit, vendite al dettaglio sotto le attese e inflazione in calo spingono al ribasso il pound, mentre pare allontanarsi il rialzo dei tassi da parte della BoE anche per il prossimo meeting“. Secondo l’esperto, di fronte a questo scenario, il governatore della BoE, Mark Carney, “dovrà fare molta attenzione nel muovere i tassi, con un’economia sempre piu’ in rallentamento mentre il caos politico pare evidente”.

“Il tema macro si aggiunge ai tanti problemi che riguardano il Regno Unito, alle prese con il processo che porterà alla Brexit a marzo 2019. In proposito la posizione della premier, Theresa May, sembra complicarsi di giorno in giorno”, afferma Vincenzo Longo, market startegist di Ig. Dopo le dimissioni di alcuni ministri del suo partito, non in linea con la posizione morbida (la cosiddetta “Soft Brexit”) riguardo all’uscita dalla Ue, la premier ha rischiato più volte sconfitte in Parlamento. L’ennesima è arrivata ieri dopo che un emendamento, che prevedeva di rimanere nell’unione doganale in mancanza di un accordo entro il 21 gennaio 2019, è stato bocciato solo per una manciata di voti. “Insomma, la fase negoziale della Brexit sembra confermare le premesse – aggiunge Longo -. L’incertezza rimane altissima, anche se a differenza delle attese, i problemi per il Regno Unito sembrano venire più dall’interno che dalla Ue”.