Borsa Tokyo piatta, rischio stato quasi emergenza Covid in tre prefetture Giappone. In rimonta altre borse Asia post shock Fed
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione piatto, in calo di appena lo 0,03% a 28.478,56 punti, dopo aver perso quasi il 3% alla vigilia, scontando il pessimismo scatenatosi sull’azionario successivamente alla pubblicazione delle minute della Fed. Sessione negativa oggi anche per la borsa di Shanghai, in calo dello 0,17%; Hong Kong invece è solida con un rialzo dell’1,61%, così come Seoul (+1,18%). La borsa di Sidney è balzata dell’1,3% circa.
Dalle minute, relative all’ultimo meeting del 2021, è emersa l’intenzione della Fed di alzare i tassi sui fed funds in anticipo o più velocemente e, anche, di ridurre il proprio bilancio, fattore che ha scatenato i sell off sull’azionario globale.
Ieri Wall Street si è ripresa dal tonfo dell’altro ieri, quando il Dow Jones aveva perso 400 punti circa, pagando per l’appunto la pubblicazione dei verbali della banca centrale Usa, chiudendo in rosso per la prima volta dall’inizio del 2022, e il Nasdaq aveva sofferto la perdita giornaliera più forte in quasi un anno, ovvero dal febbraio del 2021, scivolando del del 3,34%.
Nella sessione di ieri, il Dow Jones ha continuato a perdere terreno, in calo di 170.64 punti a 36.236,47, mentre lo S&P 500 ha ceduto appena lo 0,1% a 4.696,05 punti. Il The Nasdaq Composite è arretrato dello 0,13% a quota 15.080,87.
Lo shock piombato sui mercati è stato spiegato alla Cnbc da Jay Hatfield, ceo di Infrastructure Capital Management, che ha definito la riduzione del bilancio della Fed “il rischio chiave dell’anno”.
“Se la Fed inizierà a ridurre il bilancio sarà un disastro – ha detto Hatfield, senza tanti giri di parole – Credo che il bilancio (quest’anno) verrà lasciato invariato, ma è possibile che venga anche ridotto, nel caso in cui l’inflazione dovesse confermarsi davvero alta”. E se succederà questo, per Hatflied significa che “non solo la Fed non inietterà più liquidità, significa che inizierà anche a drenarla. E nessuno vuole puntare sul mercato azionario se la Fed inizia ad aspirare la liquidità….è come puntare su Coca Cola se Warren Buffett smobilizza la sua partecipazione” nel capitale.
Nelle minute della Fed si legge che “i partecipanti hanno in generale rilevato che, considerate le loro proiezioni individuali sull’economia, il mercato del lavoro, e l’inflazione, potrebbe essere giustificato aumentare i tassi in anticipo o a un ritmo più veloce di quanto i partecipanti stessi avevano anticipato in precedenza.Alcuni partecipanti hanno fatto notare anche che potrebbe essere appropriato iniziare a ridurre le dimensioni del bilancio della Federal Reserve relativamente presto, dopo aver iniziato ad alzare i tassi sui fed funds”.
I tassi sui Treasuries decennali – che già nella prima seduta del 2022 dello scorso 3 gennaio avevano riportato il rally più forte di inizio anno dal 2001, proprio scommettendo su una Fed più hawkish – sono saliti immediatamente dopo la pubblicazione delle minute, continuando a puntare verso l’alto anche ieri, fino allì1,75%, rispetto all’1,51% dell’ultima sessione del 2021.
Oggi grande attesa per la pubblicazione del report occupazionale Usa di dicembre, che farà il punto sul mercato del lavoro americano e che, a seconda dell’esito, rafforzerà o meno le speculazioni su quando la Fed potrebbe iniziare ad alzare i tassi. Il consensus degli analisti prevede una crescita delle buste paga di 400.000 unità, a fronte di un tasso di disoccupazione Usa in calo al 4,1%.
La parte iniziale della curva dei rendimenti scommette ora con una probabilità significativa, pari al 73%, di un rialzo dei tassi da parte di Jerome Powell (presidente della banca centrale Usa) entro il mese di marzo di quest’anno, rispetto al 40% precedente la pubblicazione delle minute.
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha azzerato i guadagni riportati all’inizio della sessione, scontando anche le notizie arrivate dal fronte della gestione della pandemia Covid-19.
Il governo di Tokyo sarebbe pronto a dichiarare uno stato di quasi emergenza nelle tre prefetture di Okinawa, Hiroshima, Yamaguchi. In Cina sono state introdotte inoltre restrizioni più severe nella città di Shenzhen: i cittadini, a cui è stato caldamente consigliato di non lasciare la città, dovranno risultare negativi al test per la rilevazione del Covid se vorranno spostarsi.
Shenzhen ha riportato appena due casi asintomatici nella giornata di oggi, ma la Cina è nota per agire prontamente nel bloccare la diffusione del virus.