BP fa il pieno di utili e per la prima volta dal 2014 alza i dividendi
Balzo degli utili per il gigante petrolifero britannico BP che chiude il secondo trimestre con 2,87 miliardi di sterline di utili contro i 156 milioni del trimestre corrispondente, in crescita di quattro volte rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. I ricavi di BP nel trimestre aumentano a 75,43 miliardi di sterline da 56,5 miliardi nel trimestre 2017 corrispondente.
A trainare i conti del gruppo le attività dell’upstream e i risultati di Rosneft, ma è soprattutto il recupero dei prezzi del petrolio che ha giocato la parte dal leone. Basti pensare che solo nella sessione di ieri, i prezzi del contratto WTI scambiato a New York sono tornati a posizionarsi sopra la soglia di $70 al barile, a fronte dei $75 del Brent. Il rialzo dei prezzi del greggio fa da sfondo all’aumento dei rischi geopolitici in Medio Oriente, alla crisi in Venezuela e a una forte interruzione dell’approvvigionamento in Canada, che contribuiscono a sostenere i mercati petroliferi.
Bene anche la produzione aumentata nel trimestre a 3,6 milioni di barili al giorno. Ma è il dividendo che sorprende aumentando di 10,25 centesimi per azione, il primo rialzo, si legge in una nota, dal terzo trimestre del 2014. Bob Dudley, amministratore delegato della BP, parlando alla trasmissione “Squawk Box Europe” della CNBC ha discusso del futuro dell’azienda.
“Abbiamo cambiato la nostra direzione strategica sei trimestri fa” – ha detto Dudley – “questo è il sesto trimestre di fila che siamo stati al di sopra delle aspettative. L’azienda ha lo slancio, si sente bene”. Nel 2017 la BP ha realizzato sette grandi progetti, tre dei quali in Russia, Egitto e Azerbaigian conclusi quest’anno e altri tre prima della fine dell’anno. “Questo ci ha dato la fiducia di aumentare il dividendo quest’anno per la prima volta in 15 trimestri” ha concluso Dudley.