Svimez: allarme “working poors” al Sud, economia in forte rallentamento
Preoccupante il boom di famiglie meridionali in difficoltà economiche, il fenomeno dei working poors ovvero del “lavoro a bassa retribuzione, dovuto a complessiva dequalificazione delle occupazioni e all’esplosione del part time involontario”. Lo rende noto un rapporto della Svimez l’associazione per lo sviluppo industriale nel Mezzogiorno,secondo cui nel 2019 “si rischia un forte rallentamento dell’economia meridionale”.
“La crescita del prodotto” dice il rapporto “sarà pari a +1,2% nel Centro-Nord e +0,7% al Sud. Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 milione e 883 mila residenti: la metà giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, quasi un quinto laureati, il 16% dei quali si è trasferito all’estero. Quasi 800 mila non sono tornati”.
Un vero e proprio bollettino di guerra quello della Svimez che lancia l’allarme sul “drammatico dualismo generazionale”.
“Il saldo negativo di 310 mila occupati tra il 2008 e il 2017 al Sud è la sintesi di una riduzione di oltre mezzo milione di giovani tra i 15 e i 34 anni (-578 mila), di una contrazione di 212 mila occupati nella fascia adulta 35-54 anni e di una crescita concentrata quasi esclusivamente tra gli ultra 55enni (+470 mila unità)”. Insomma, sintetizza, “si è profondamente ridefinita la struttura occupazionale, a sfavore dei giovani”.