UBI Banca, Massiah: “Semestrale migliore degli ultimi dieci anni”
Viaggia in rialzo a Piazza Affari il titolo UBI Banca (al momento della scrittura segna un +1,71%) nella giornata in cui il Consiglio di Gestione ha approvato i risultati consolidati del primo semestre del 2018, che si sono chiusi con un utile di 208,9 milioni o di 222,1 milioni al netto delle poste non ricorrenti legate alla realizzazione del Piano Industriale, che procede in linea e spesso in anticipo rispetto alle attese.
La banca guidata da Victor Massiah registra un CET1 fully loaded all’11,42% nonostante l’impatto dell’allargamento degli spread sulla riserva di valutazione dei titoli in portafoglio (il dato non include utilizzi di DTA future e include pro-quota l’ipotesi di un dividendo). Scendono di oltre 370 milioni rispetto al 31 marzo e di 405 milioni rispetto all’1.1.2018 i crediti deteriorati lordi per attestarsi al 12,41%. La banca in merito punta ad abbassare l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale crediti sotto al 10% “in anticipo rispetto a quanto già comunicato” e per questo, dopo la cartolarizzazione da 2,75 miliardi di npl annunciata mercoledì, prevede di realizzare una nuova cessione di sofferenze (senza cartolarizzazione) entro fine 2018, al massimo inizio 2019.
Nel secondo trimestre dell’anno, il risultato della gestione operativa si è attestato a 310,1 milioni, in incremento sia rispetto ai 302 milioni registrati nel 1trim2018 (304,6 nel 2trim2017) grazie alla crescita complessiva dei proventi “core” (margine d’interesse e commissioni) e alla forte riduzione degli oneri operativi. Nel dettaglio, i proventi operativi del periodo che si è chiuso al 30 giugno 2018 si sono attestati a 911,4 milioni di euro rispetto ai 925,1 milioni del 1 trimestre 2018. Buone le commissioni nette che nel secondo trimestre 2018 hanno dimostrato una buona tenuta, attestandosi a 400,6 milioni rispetto ai 407,3 milioni del 1trimestre 2018. La banca inoltre precisa al riguarda che in merito all’apporto commissionale dell’attività bancaria tradizionale “esso è atteso rafforzarsi nei trimestri a venire, in relazione a iniziative commerciali già avviate nella prima parte dell’anno”.
“Complessivamente l’insieme di queste due trimestrali (ndr: la prima e la seconda del 2018) ci porta a fare una semestrale che è la migliore degli ultimi dieci anni” – così Victor Massiah in un’intervista dopo la presentazione dei conti resa nota dallo stesso Gruppo in cui sottolinea anche di non aver alcuna intenzione di vendere la piattaforma di gestione dei crediti deteriorati “perché abbiamo tassi di recupero estremamente elevati”. Infine risponde a chi gli chiede se sarebbe disposto a valutare l’acquisizione di Carige in caso di una sollecitazione in tal senso dal parte della Bce, in modo esaustivo: “In qualunque modo rispondo faccio male a qualcuno, ma ricordo che nell’ambito dei nostri piano uno scenario di questo genere non c’era”.