Notizie Notizie Mondo Lira paga minacce Erdogan su piani B e C. View di JP Morgan AM su effetto domino emergenti

Lira paga minacce Erdogan su piani B e C. View di JP Morgan AM su effetto domino emergenti

13 Agosto 2018 10:13

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sconvolge di nuovo i mercati, parlando di piano B e C. “Qual è la causa di questa tempesta? – ha chiesto ieri Erdogan, stando a quanto riporta l’FT, ad alcuni alti funzionari di governi riuniti nella città di Trabzon – Non ci sono ragioni economiche…E’ una operazione contro la Turchia”.

Erdogan non ha tuttavia dato alcuna indicazione sull’intenzione eventuale di incontrare la comunità degli investitori, al fine di sfornare un piano per arrestare il crollo della lira.

“Mi sto rivolgendo agli industriali: non attaccate le banche per acquistare valute estere. E’ dovere degli industriali fare in modo che la nazione si tenga in piedi. Altrimenti, metteremo in atto il nostro piano B e C”.

Dichiarazioni particolarmente forti, con B che, secondo il sito Zerohedge, potrebbe stare per “Bloccare” i flussi di capitali in uscita (dunque dare il via a una operazione di controllo sui capitali” e C che potrebbe significare “Confisca di oro e dollari“. In realtà, proprio nelle ultime ore il ministro delle finanze della Turchia ha tenuto a precisare, contestualmente all’annuncio di un piano di misure economiche volte a ripristinare la fiducia degli investitori, che il sequestro di depositi o la conversione forzosa dei conti in dollari in lire è “fuori questione”La Banca centrale turca ha dato inoltre il suo assist, sotto forma di liquidità al sistema finanziario.

Ma la lira, con Erdogan che ha parlato di un paese in guerra economica, non trova grandi motivi per rafforzarsi, e oscilla tra forti vendite che, in avvio di sessione, l’hanno portata a cedere fino a -11% e a superare anche la soglia pericolo di Goldman Sachs. 

Solo le dichiarazioni della banca centrale sono riuscite a frenare il tonfo, e a ridurlo a -3,5% contro il dollaro a 6,6475, dopo il minimo assoluto testato a 7,24. Le vendite importanti sono poi tornate, pari a -8% circa.

Così, in una nota recente, ha commentato la situazione Kerry Craig, strategist dei mercati globali presso JP Morgan Asset Management:

“La flessione della lira ha molte facce, ed è provocata non solo da una debole posizione (del paese) in termini di deficit delle partite correnti e da riserve valutarie inadeguate, ma dalle sfide politiche che tendono a esacerbare le vulnerabilità della moneta”.

JP Morgan Asset Management non vede però nero per i mercati emergenti in generale:

“I fattori che stanno provocando il calo della lira sono molto specifici e attengono alla Turchia – ha detto Craig – Dunque non dovrebbero deragliare i fondamentali positivi di altri mercati emergenti in un arco temporale più lungo”.