Notizie Notizie Italia Banca Carige: Sga scende sotto il 5%, nuove cessioni in vista?

Banca Carige: Sga scende sotto il 5%, nuove cessioni in vista?

4 Settembre 2018 09:19

Società per la Gestione delle Attività (Sga), società controllata dal Mef, inizia a sfilarsi dall’azionariato di Banca Carige. La società ha annunciato ieri sera di avere ceduto sull’Mta, per il tramite di Morgan Stanley & Co. International, una quota parte della propria partecipazione nelle azioni ordinarie di Carige (quota classificata a bilancio 2017 come disponibile alla vendita) pari a 224.801.959 azioni ordinarie, equivalenti allo 0,407% del capitale sociale avente diritto al voto. La partecipazione di Sga nel capitale della banca ligure è così scesa a quota 2.757.766.188 azioni ordinarie, pari al 4,99% del capitale sociale avente diritto al voto. Sga, che si occuperà della gestione dei crediti deteriorati delle banche venete, ha provveduto a dare comunicazione dell’operazione sia a Banca Carige sia a Consob.

Un annuncio che arriva a qualche settimana dall’assemblea dei soci di Carige del 20 settembre, chiamata ad esprimersi sul rinnovo del consiglio di amministrazione. Un’assemblea che si preannuncia calda, con due fronti forti contrapposti: da una parte la famiglia Malacalza che al momento detiene circa il 24% del capitale della banca ligure e dall’altra la cordata guidata dal finanziere Raffaele Mincione (con Gabriele Volpi e Aldo Spinelli).

Secondo quanto riportato oggi da “Il Sole 24 Ore“, “è possibile che da qua all’11 settembre, giorno del record date per registrare le azioni da portare in assemblea, Sga metta a segno nuove cessioni“. Una diluizione che dovrebbe avvenire, stando al quotidiano, con “vendite graduali e limitate sul mercato”. La cessione diretta ai grandi soci sembra invece essere un’opzione che Sga scarterebbe per evitare di prendere una posizione ufficiale nella battaglia per il rinnovo del cda.

In vista dell’assemblea degli azionisti del 20 settembre, per Uilca la priorità è fare “chiarezza sul futuro del gruppo”. “La Uilca, nel corso di questi ultimi anni ha si è sempre adoperata per garantire la stabilità dell’occupazione delle Lavoratrici e i Lavoratori di Banca Carige e per il buon andamento del bilancio della banca genovese: ora spetta ai nuovi azionisti fornire soluzioni e prospettive concrete”. Il segretario generale Uilca, Massimo Masi, ha così espresso il suo monito rivolto alla risoluzione delle cruente problematiche che hanno investito il gruppo, chiarendo, alla luce dell’assemblea degli azionisti in corso, che la Uilca non si schiererà a favore di una delle parti. “È prioritario fare chiarezza sul futuro di Carige e per questo sarà necessario attendere la definizione dei nuovi pani industriali”, afferma Masi.