La ‘nuova Pinifarina’ pronta anche per l’M&A
“La sfida è far crescere il valore del marchio, puntando a consolidarci ulteriormente come brand del lusso e a sfruttare l’onda lunga della ricerca e del design, declinati in tutti i settori in cui Pininfarina opera”. A dirlo l’a.d. dello storico gruppo piemontese, Silvio Pietro Angori, che ha illustrato la visione strategica del gruppo nell’Investor day 2018 che si è tenuto stamattina a Palazzo Mezzanotte, in concomitanza con l’avvio dell’Italian Equity Week, la tre giorni dedicata ai principali settori trainanti dell’economia italiana (Lifestyle, Industrial, Infrastructure) in corso in Borsa Italiana. Nel corso dell’intervento Angori ha toccato diversi temi e ha anticipato che la società potrebbe crescere in futuro anche per linee esterne.
Il manager ha precisato che le differenze con il passato sono molte: “La società ha oggi una realtà finanziaria completamente diversa rispetto a dieci anni fa, ha cambiato pelle ed ha un business model diverso. La metamorfosi è passata attraverso una diversa struttura societaria ed un’organizzazione molto più leggera e flessibile, un nuovo orientamento strategico con la focalizzazione sui servizi di design e ingegneria e una presenza geografica concentrata su Europa, Cina e Stati Uniti”.
Un punto di forza è “l’indipendenza“. “Abbiamo una proprietà forte (il Gruppo Mahindra al 76%), che funziona come un socio finanziario, mentre i ricavi arrivano dal mercato – ha spiegato Angori -. Abbiamo infatti acquisito negli ultimi anni importanti commesse pluriennali con clienti di primaria importanza sia nel settore automobilistico che nei settori dell’industrial design, dell’architettura, della nautica”.