Caro bollette: Lega punta il dito contro Enel e propone tassa su extraprofitti delle società
L’anno nuovo si apre con i maxi rincari sulle bollette per le famiglie. Secondo quanto calcolato da Arera (l’autorità di controllo dell’energia) l’aumento per la famiglia tipo sarà del +55% per la bolletta dell’elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022. Il governo ha cercato di mettere una pezza a questi maxi rincari ma la strada è ancora lunga.
Lega propone tassa su extra profitti contro il caro bollette
A tal proposito fa discutere l’idea lanciata dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, espressa durante una conferenza stampa secondo cui occorre finanziare gli sgravi sulle bollette per gli utenti con una tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. Queste società devono contribuire alla fiscalità generale per sostenere le categorie più svantaggiate secondo il ministro “Credo che sia opinione condivisa all’interno del governo che coloro che, in relazione a questa situazione del tutto particolare, stanno registrando extra-profitti debbano in qualche modo contribuire alla fiscalità generale per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate» ha dichiarato il ministro leghista. «Le modalità le sta studiando il ministero dell’Economia ma credo che si andrà in questa direzione» ha aggiunto Giorgetti. Anche il presidente del Consiglio Draghi nella conferenza stampa di lunedì, ha parlato di tassazione e un intervento in tal senso è chiesto con forza anche dal M5S, che propone anche, spiegano la viceministra dell’Economia Laura Castelli e quella dello Sviluppo economico Alessandra Todde, l’azzeramento dell’Iva sugli aumenti dei prezzi e la rateizzazione delle bollette.
La view di Equita Sim
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha puntato il dito contro Enel. “Ci sono alcune grandi aziende di evidente interesse nazionale – non faccio nomi e cognomi: Enel – che stanno macinando utili mostruosi e che ci auguriamo sentano la responsabilità sociale di mettere la comunità italiana, imprese e famiglie, in bilancio in un periodo complicato come questo”. Il CEO di Enel Starace sottolinea di non aver ricevuto alcuna richiesta dal governo e comunque Enel non avrebbe extra-profitti avendo venduto a termine l’energia già 2-3 anni fa.
Come riporta Equita, secondo La Stampa la Lega non vuole penalizzare A2A e i Cinque Stelle non vorrebbero penalizzare Enel. Laura Castelli, vice ministro MEF parla di un contributo di solidarietà da parte delle società del settore. Secondo il Sole con DDL concorrenza che sarà discusso settimana prossima, il governo potrebbe intervenire proprio sugli extra-profitti chiedendo un impegno agli operatori per ridurre le bollette ma garantendo un allungamento delle concessioni idroelettriche. Infine, Repubblica ipotizza che nella migliore delle ipotesi il pacchetto permetterà di raccogliere 1-2 miliardi di euro. “Non ci attenderemmo una ripetizione delle Robin Hood Tax, sostiene Equita, perché già giudicata incostituzionale, ma l’inserimento di meccanismi di pricing elettrico e di eventuali cap sui prezzi dell’energia per le tecnologie idroelettriche e renewables (a mercato o con incentivi specifici). Un eventuale allungamento delle concessioni idroelettriche sarebbe inoltre positiva”. Le società più esposte concludono gli analisti della Sim milanese sono Enel, A2A, Iren, Erg, Alerion. In questo momento i titoli non scontano prezzi dell’energia di mercato (200 €/mwh nel 2022). Il giudizio finale su un intervento del governo dipenderà molto dai livelli di pricing sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati.