Wall Street futures ingessati. Anche oggi focus su inflazione ma fa il suo ingresso anche market mover stagione utili
Futures Usa cauti dopo la chiusura positiva di Wall Street della vigilia, avvenuta anche dopo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo Usa, importante parametro per monitorare il trend dell’inflazione.
Alle 13 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,12% a 36.203 punti; quelli sullo S&P sono piatti con una variazione pari a +0,03% a 4.718; ingessati anche quelli sul Nasdaq, con +0,02% a 15.888. I tassi sui Treasuries sono in rialzo all’1,748% circa.
L’indice CPI è balzato a dicembre ulteriormente, al tasso annuo del 7%, rispetto al +6,8% di novembre, scattando al record dal febbraio del 1982, in linea comunque con le attese. Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso. Più delle attese è stato anche il rialzo annuo della componente core del dato, ovvero l’indice depurato dai prezzi dei beni alimentari ed energetici, l’inflazione core, avanzata del 5,5%, rispetto al +4,9% precedente, contro il +5,4% previsto.
Più delle attese, infine, la crescita dell’inflazione core su base mensile, pari a +0,6%, contro il +0,4% atteso.
Detto questo, abituati a paventare ormai il peggio, gli investitori hanno quasi tirato un sospiro di sollievo nel rendersi conto che, a dicembre, l’inflazione ha accelerato sì il passo ma non a un ritmo shock.
L’effetto sorpresa, insomma, non c’è stato, tanto che neanche i tassi sui Treasuries hanno suonato l’allarme.
Per il momento è possibile che il tarlo dell’inflazione sia stato scontato dai mercati: di inflazione a Wall Street, e del rischio di più di tre rialzi dei tassi, nel 2022, da parte della Fed, si è parlato d’altronde dall’inizio dell’anno, tanto che i tassi decennali in poche sedute sono schizzati dall’1,51% della fine del 2021 a oltre l’1,80%, tornando ai livelli precedenti la pandemia Covid.
Nelle ultime ore Ryan Detrick di LPL Financial ha fatto notare che ora “sul mercato c’è eccitazione per la stagione degli utili, dietro l’angolo. Noi prevediamo ulteriori risultati solidi per la corporate America, una occasione per smettere di focalizzarsi così tanto sulla Fed e sulla politica monetaria, e per concentrarsi sul modo in cui l’economia sta performando”.
Certo, l’attenzione sui dati macro rimane sempre alta. Oggi nuove informazioni sull’inflazione made in Usa arriveranno con la pubblicazione, alle 14.30 ora italiana, dell’indice dei prezzi alla produzione. Si prevede per il dato una crescita mensile dello 0,4%: pari a +0,5% le attese sul dato core. Alle 14.30 saranno resi noti anche le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione della settimana terminata l’8 gennaio, che gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono in calo a 200.000 unità, rispetto alle 207.000 unità della settimana scorsa.
Tra i titoli, bene Delta Air Lines, dopo che la compagnia aerea americana ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre dell’anno riportando il fatturato più alto dalla fine del 2019, grazie alla crescita delle prenotazioni dei biglietti in vista del periodo festivo del Natale e alla frequenza più alta dei viaggi. Le vendite si sono attestate a $9,47 miliardi, battendo i $9,21 miliardi attesi dal consensus, anche se in calo ancora del 17% rispetto agli $11,44 miliardi del quarto trimestre del 2019, quaando nel mondo non era scattato ancora l’allarme Covid.
Buy anche sul titolo di KB Home, società attiva nel settore edilizio con la costruzione di casse: l’azione balza del 6%, anche in questo caso sulla scia di una trimestrale migliore delle attese.
In evidenza il rally anche di Boeing, dopo le indiscrezioni di Bloomberg News, secondo cui i suoi aerei 737 Max torneranno a essere operativi negli aeroporti della Cina già da questo mese.
Da domani la stagione degli utili societari made in Usa entrerà nel vivo con la pubblicazione delle trimestrali di JP Morgan, Citi e Wells Fargo.
Considerando in generale gli utili delle società quotate sullo S&P 500, FactSet prevede per il quarto trimestre una crescita del 21,7%: nel caso in cui questa previsione si concretizzasse, si tratterrebbe del quarto trimestre consecutivo di crescita a un tasso superiore al 20%.