Fca a prezzi di saldo ingolosisce i fondi speculativi, Tiger Global raddoppia quota
I fondi speculativi guardano con grande attenzione a Fiat Chrysler. Da fine maggio a oggi il titolo Fca ha visto andare in fumo circa un quarto della propria capitalizzazione complice il rischio dazi che incombe sul settore, l’uscita di scena prematura di Marchionne e i deboli riscontri trimestrali.
Tra i fondi più attivi c’è Tiger Global Management che ha incrementato la propria posizione nel capitale di Fiat Chrysler arrivando a detenere un totale di circa 60 milioni di azioni, pari a circa il 3,85% del capitale per un controvalore di 873,3 milioni di euro (circa 1 miliardo di dollari). La nuova partecipazione è stata comunicata all’Afm (la Consob olandese). Il fondo hedge che fa capo al miliardario Chase Coleman gestisce complessivamente asset per circa 22 miliardi di dollari.
A fine giugno la quota di Tiger Global in Fca risultava pari a 26 milioni di azioni, quindi risulta più che raddoppiata nei mesi estivi sfruttando la debolezza pronunciata del titolo Fca dopo l’uscita prematura di Sergio Marchionne e i deboli riscontri del secondo trimestre annunciati lo scorso 25 luglio.
Il nuovo ceo del gruppo automobilistico, Mike Manley, nelle prossime settimane dovrebbe mettere in atto le sue prime azioni a livello di organizzazione a partire dalla scelta del sostituto che andrà a coprire il ruolo di responsabile area Emea che era ricoperto da Alfredo Altavilla (che si è dimesso dopo la scelta di manley come ad).
Inoltre è molto caldo il dossier Magneti Marelli. Il gruppo della componentistica appare destinato alla cessione rispetto all’opzione scorporo e Ipo. Proprio questa settimana, stando a quanto risulta dalle ultime indicazioni stampa, scadrebbe l’esclusiva dei negoziati in corso con il fondo Kkr che acquisterebbe Magneti Marelli attraverso la giapponese Calsonic Kansei.