Effetto Tria su spread, ma occhio a nota Goldman su rana bollita: BTP rientrano nei ‘Soliti Sospetti’
Effetto Tria sullo spread: le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, secondo cui il ministro dell’Economia Giovanni Tria sarebbe determinato ad assicurarsi che, con la nuova legge di bilancio, il rapporto deficit-Pil non salga oltre la soglia dell’1,6%, calma ulteriormente i nervi degli investitori al punto che i tassi sui BTP a due anni arretrano di quasi 9 punti base, allo 0,77%, rispetto allo 0,86% della chiusura di venerdì scorso. La flessione dei rendimenti lungo la curva si è ampliata nel caso di alcune scadenze fino a -12 punti base.
Il mercato dei titoli di stato italiani riporta oggi la performance migliore dell’Eurozona, a fronte di tassi che, nel caso di altri bond europei, sono poco mossi.
“Rimango dell’opinione che lo spread scenderà al di sotto della soglia di 200 punti base nel corso dei prossimi due mesi, quando emergerà una maggiore chiarezza sul budget”, ha detto Erik Nielsen, responsabile economista di UniCredit, in una nota.
Lo scorso venerdì, inoltre, HSBC aveva affermato di intravedere del valore nei titoli di stato italiani a breve scadenza. Intervistato anche lui da Reuters Sebastian Fellechner, strategist dei tassi presso DZ Bank, fa riferimento ad alcuni “commenti rassicuranti arrivati dal ministero delle Finanze, quelli secondo cui si punta a un rapporto deficit-Pil non superiore all’1,6%, che stanno aiutando i bond italiani”.
Gli acquisti sui BTP dunque continuano, dopo che gli investitori nelle ultime settimane sono stati confortati dalle dichiarazioni non solo del ministro Tria, ma anche dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che hanno detto che si impegneranno a rispettare le regole Ue sul bilancio.
Detto questo, in un report che è stato diffuso nelle ultime ore, gli analisti di Goldman Sachs hanno incluso anche il debito italiano tra i fattori di rischio che incomberanno sui mercati da qui fino alla fine dell’anno.
Tali fattori di rischio sono stati ribattezzati dalla banca americana come “I Soliti Sospetti”: oltre all’Italia, ci sono i rischi legati alla crescita della Cina, alle guerre commerciali degli Stati Uniti, e a eventi legati alla liquidità, come il balzo del VIX.
“Mentre i ritorni sugli asset sicuri aumentano, l’appetibilità degli asset rischiosi scende – si legge nella nota di ricerca – Temiamo sempre di più che il trend al rialzo dei tassi di interesse Usa su base reale nei confronti dei tassi globali stia concretizzando il principio della rana bollita, riguardo all’appetito verso il rischio”. A tal proposito, un aumento della fragilità dell’appetito verso il rischio è già visibile nei mercati emergenti, anche se da un punto di vista logico interessa tutti gli asset rischiosi a livello globale”.
Ulteriori delucidazioni arriveranno oggi con l’ennesimo vertice sulla legge di bilancio, atteso per le 18.30. Ad annunciarlo lo stesso premier Giuseppe Conte:
“Siamo in piena manovra economica. Oggi pomeriggio alle 18,30 abbiamo un ulteriore incontro”, ha detto.
Intanto lo spread BTP-Bund conferma la sua traiettoria discendente, arretrando di oltre -3%, fino a capitolare al minimo intraday di 226,90 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali, in calo fino al 2,71%.