Borsa Tokyo scatta +1% post Pil Giappone, rally a Hong Kong +1,7%. Borse Asia snobbano dietrofront futures Usa
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo avanza dell’1% circa, dopo la pubblicazione del Pil del Giappone relativo al primo trimestre dell’anno, che è stato rivisto al rialzo dal calo inizialmente riportato pari a -1% su base annualizzata a una flessione dello 0,5%. L’impatto sull’economia giapponese della nuova ondata di Covid-19, nel primo trimestre, con la variante Omicron, è stato dunque meno pesante di quanto inizialmente diffuso.
In evidenza anche il rally della borsa di Hong Kong (+1,71%), che assiste ai rialzi dei titoli hi-tech: Alibaba vola di oltre +8%, Tencent sale del 4,7% circa e NetEase fa +3% circa.
Sotto i riflettori l’annuncio della banca centrale dell’India RBI che ha comunicato un rialzo dei tassi repo di 50 punti base al 4,9%, con effetto immediato. Il tasso repo si riferisce al tasso a cui la banca centrale eroga prestiti alle banche commerciali.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto una stretta monetaria compresa tra 25 e 75 punti base. “Va notato in questo contesto che il tasso repo rimarrà ancora sotto il livello precedente la pandemia”, ha detto il banchiere centrale. Nervosa la reazione della borsa di Mumbai.
Giù i futures Usa, con quelli sul Dow Jones che arretrano dello 0,17%, quelli sullo S&P 500 in calo dello 0,26% e quelli sul Nasdaq giù dello 0,37%.
Ieri a Wall Street lo S&P 500 ha guadagnato quasi l’1%, salendo per la seconda seduta consecutiva; il Dow Jones è salito di oltre 260 punti e il Nasdaq Composite è balzato dello 0,9%.
Sullo sfondo, permangono la paura di una recessione e, in particolare, di una stagflazione, come messo in evidenza dal Global Economic Prospects report della World Bank. (Rapporto sulle prospettive dell’economia globale).
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita dell’economia globale, avvertendo che molte economie potrebbero scivolare in una fase di recessione, in un contesto di rischio stagflazione che ricorda quello degli anni ’70.
Il Pil globale è atteso in crescita, nel 2022, del 2,9%, rispetto all’espansione pari a +5,7% del 2021 .
Il downgrade è pari a — 1,2 punti percentuali rispetto alla crescita +4,1% prevista a gennaio, stando a quanto emerge dall’ultimo Global Economic Prospects report. (Rapporto sulle prospettive dell’economia globale).
La crescita dovrebbe continuare ad aggirarsi su quel livello anche nel 2023 e nel 2024, mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi elevata, confermando i rischi di stagflazione.
Citati l’impatto del conflitto Russia-Ucraina e il conseguente balzo delle materie prime, che si sono uniti al danno che era stato già inflitto all’economia globale dalla pandemia Covid-19.
La borsa di Shanghai cede lo 0,15% circa, mentre sono positive la borsa di Sidney (+0,40% circa) e di Seoul (+0,14%).