Wall Street futures: Nasdaq KO (-1,85%) con scatto tassi Treasuries a record in due anni. Risk off provoca crollo Bitcoin fin sotto $40.000
Si preannuncia una sessione decisamente negativa per Wall Street, in particolare per i titoli tecnologici, con i futures sul Nasdaq 100 che capitolano dell’1,85% e i futures sul Dow Jones che cedono più di 250 punti. I futures sullo S&P 500 arretrano dell’1,15%.
L’avversione al rischio – risk off – allontana gli investitori anche dal mondo crypto: Bitcoin in calo di oltre il 2% a $41.744, ma nelle ore precedenti la criptovaluta numero uno al mondo ha bucato al ribasso anche quota $40.000, piombando al minimo dal settembre del 2021.
Ethereum -3% a $3.163 circa.
Oggi la borsa Usa riapre i battenti dopo essere rimasta chiusa nella sessione di ieri in occasione della festività nazionale Usa dedicata a Martin Luther King.
L’azionario è assediato dalla paura del binomio inflazione-tassi più alti.
Il nervosismo è alimentato dalla fiammata dei rendimenti dei Treasuries Usa, con quelli a 10 anni balzati fino all’1,84%, al record degli ultimi due anni.
Preoccupante anche il trend dei tassi dei Treasuries a due anni, schizzati al di sopra della soglia dell’1% per la prima volta dal febbraio del 2020, il mese prima dell’allarme mondiale sulla pandemia Covid-19, che ha fatto piombare l’America e il mondo in uno staato di recessione.
In crescita anche i tassi a 30 anni, che viaggiano al 2,1492%.
La prossima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, è prevista per i prossimi 25-26 gennaio.
Oltre che sul trend dei tassi, l’attenzione degli investitori rimane concentrata sulla stagione degli utili trimestrali che, lo scorso venerdì, non è partita nel migliore dei modi.
Male soprattutto JP Morgan, scivolata fino a -6%: il colosso bancario guidato da Jamie Dimon ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2021 con utili per $10,4 miliardi, o un utile per azione di 3,33 dollari, meglio dei $3,01 per azione attesi dal consensus degli analisti. L’eps tuttavia è sceso rispetto ai $3,79 per azione dello stesso periodo dell’anno precedente, quando i profitti si erano attestati a $12,14 miliardi. Il fatturato è stato pari a $30,35 miliardi, meglio dei $29,9 miliardi del consensus, e in crescita rispetto ai $30,16 miliardi del quarto trimestre del 2020. Il mercato si è focalizzato tuttavia sul trend del fatturato della divisione di trading, arretrato dell’11% a $5,3 miliardi.
Per la precisione, scomponendo il dato, il fatturato della divisione di reddito fisso è sceso del 16% a $3,3 miliardi, mentre quello della divisione di equity ha segnato un ribasso del 2% a $2 miliardi.
Male venerdì anche il titolo Citigroup, che ha comunicato di aver concluso il quarto trimestre del 2021 riportando un utile netto in calo del 26% a $3,2 miliardi. L’utile per azione di Citigroup è sceso dagli $1,92 del quarto trimestre del 2020 a $1,46, facendo comunque meglio degli $1,38 per azione attesi dal consensus. Il fatturato si è attestato a $17 miliardi, rispetto ai $16,75 miliardi stimati dagli analisti. Citigroup ha assistito a un balzo delle spese operative del 18% su base annua a $13,5 miliardi.
Buy invece sul titolo dell’altra banca americana che ha diffuso oggi i propri numeri di bilancio. Si tratta di Wells Fargo, che ha reso noto di aver riportato nel quarto trimestre del 2021 utili in crescita a $5,75 miliardi, o $1,38 per azione, rispetto ai $3,09 miliardi, o 66 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Il gigante bancario con sede a San Francisco ha battuto le attese degli analisti, che avevano previsto un eps di $1,11. Il fatturato è salito a $20,86 miliardi dai $18,49 miliardi del quarto trimestre del 2020 e meglio dei $18,79 miliardi attesi dal consensus.
Attesa per le trimestrali di altre banche, di Bank of America e Goldman Sachs.