Notizie Notizie Italia Cassaforte Cdp pronta a muovere su Eni ed Enav, entro novembre il nuovo piano

Cassaforte Cdp pronta a muovere su Eni ed Enav, entro novembre il nuovo piano

4 Ottobre 2018 11:13

Semplificazione dell’assetto delle partecipazioni sul tavolo della Cdp. In attesa della presentazione del nuovo piano, attesa entro novembre, il cda della cassaforte che fa capo al Tesoro e vanta 420 miliardi di euro di attivi si riunisce oggi con l’amministratore delegato Fabrizio Palermo che dovrebbe riceve anche le deleghe come direttore generale. L’ad, scelto lo scorso luglio da M5S e Lega, è chiamato a ridisegnare le strategie del gruppo con il ministro Tria che ieri ha fatto presente che il ruolo di Cdp sarà sempre più quello di dare un forte contributo agli investimenti delle società partecipate.

Tante ipotesi in campo
Quali saranno le prime mosse del nuovo ad? Sicuramente sul tavolo nei prossimi mesi ci sarà il possibile riassetto delle partecipate. Stando a quanto riferito dal Sole 24 Ore, tra le varie opzioni, c’è quella suggestiva di riunire le aziende statali industriali, cioè Fincantieri, Leonardo e Saipem. “E’ necessaria una razionalizzazione delle partecipazioni”, conferma Stefano Buffagni, deputato lombardo del Movimento 5 Stelle. View che sarebbe condivisa anche dalla Lega. In gioco anche la possibile riorganizzazione delle quote azionarie possedute tramite il braccio Cdp Equitye Fsi Investimenti.

Il quotidiano che fa capo a Confindustria fa riferimento anche alla possibilità di un riassetto delle partecipazioni di Cdp e il conferimento di qualche partecipazione del Tesoro. Sulla stessa lunghezza d’onda le anticipazioni del Corriere della Sera che, citando fonti qualificate, parla della volontà del governo di far passare a Cdp la quota residua di Eni in mano al Tesoro, pari al 3,996%, e il pacchetto di controllo di Enav, oggi del 53,396%.

Quote Eni ed Enav valgono 3,6 mld 
Il Tesoro in tal modo potrebbe monetizzare titoli che in Borsa valgono 3,6 miliardi (rispettivamente 2,4 mld Eni e 1,2 mld Enav). Se venisse chiesto un tale intervento alla Cassa, specifica il Corriere, le proposte andranno valutate in termini di disponibilità di capitale e di coerenza con gli investimenti di Cdp, specie se si trattasse di acquistare i due pacchetti con denaro sonante e non invece con nuove azioni offerte in aumento di capitale, come è avvenuto con Poste.