Wall Street freddata da ritorno tassi Treasuries a livelli pre-pandemia, Nasdaq -1,7%. Goldman Sachs crolla -8% post trimestrale
Sessione decisamente negativa per Wall Street, che paga l’ennesima fiammata dei tassi dei Treasuries Usa e la reazione negativa degli investitori alla trimestrale di Goldman Sachs. Il Dow Jones scivola di oltre 560 punti (-1,58%), a 35.344 punti circa; lo S&P 500 arretra dell’1,46% a 4.596 punti, mentre il Nasdaq capitola dell’1,71% a quota 14.639.
Il titolo Goldman Sachs crolla di quasi -8% dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio dell’intero 2021 e del quarto trimestre.
Goldman ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2021 con un eps pari a $10,81, in calo rispetto ai $12,08 dello stesso periodo del 2020. L’eps ha deluso inoltre le stime: gli analisti intervistati da FactSet avevano previsto un utile per azione di $11,77. L’utile netto complessivo è ammontato a $3,94 miliardi nel quarto trimestre e a $21,64 miliardi nell’intero 2021. Il fatturato complessivo del colosso bancario americano è salito nell’ultimo trimestre dell’anno a $12,64 miliardi dagli $11,74 miliardi del quarto trimestre del 2020, facendo meglio dei $12,04 miliardi attesi. Il fatturato netto dell’intero 2021 è stato pari a $59,34 miliardi.
Oltre a riportare utili deludenti, Goldman Sachs ha visto balzare le proprie spese operative del 23%, sulla scia dell’aumento delle paghe erogate ai suoi dipendenti.
Wall Street – rimasta chiusa nella sessione di ieri, in occasione della festività nazionale Usa dedicata a Martin Luther King- paga però soprattutto il timore per il binomio inflazione-tassi più alti.
Il nervosismo è stato alimentato dalla fiammata dei rendimenti dei Treasuries Usa, con quelli a 10 anni balzati fino all’1,85%, al record degli ultimi due anni, per la precisione dal gennaio del 2020.
Preoccupante anche il trend dei tassi dei Treasuries a due anni, schizzati al di sopra della soglia dell’1% per la prima volta dal febbraio del 2020, il mese prima dell’allarme mondiale sulla pandemia Covid-19, che ha fatto piombare l’America e il mondo in uno stato di recessione.
In crescita anche i tassi a 30 anni, che viaggiano al 2,15% circa.
La prossima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, è prevista per i prossimi 25-26 gennaio.
Dal fronte societario, è arrivato oggi l’annuncio di Microsoft, relativo all’acquisizione del gigante dei videogame Activision Blizzard, per un valore di 68,7 miliardi di dollari. Il titolo Activision è volato in premercato a Wall Street del 37% circa prima di essere stato sospeso per eccesso di rialzo. Al momento segna un rally del 30% circa. Le quotazioni di Microsoft cedono invece più del 2%. Il deal conferma la determinazione di Microsoft a crescere nel segmento dei videogiochi, come hanno dimostrato l’acquisizione di Mojang, produttore di “Minecraft”, avvenuta nel 2014 per $2,5 miliardi, e di Bethesda, lo scorso anno, per $7,5 miliardi.
Un articolo della Cnbc ha fatto notare inoltre come, in questo modo, il gigante americano punti anche a competere in modo più agguerrito contro Meta (la ex Facebook) per lo sviluppo di tecnologie che creino un mondo virtuale, il cosiddetto metaverso. Meta arretra di quasi il 4%.
Tra gli altri titoli, Gap soffre un tonfo di quasi -7% dopo il giudizio della divisione di ricerca di Morgan Stanley, che ha rivisto al ribasso il rating sul titolo della catena di articoli di abbigliamento da “equal-weight” a “underweight”. Gli analisti hanno motivato il downgrade con il timore che i margini del gruppo retailer possano tornare a soffrire, come nel periodo precedente la pandemia Covid-19.
Male anche Alibaba, in ribasso del 3% circa. Pesano le indiscrezioni riportate da Reuters, secondo cui l’amministrazione di Joe Biden avrebbe messo sotto osservazione la divisione cloud del colosso cinese dell’e-commerce, sospettando che possa costituire un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. In esame sarebbe il modo con cui Alibaba salverebbe i dati dei clienti americani.
Tra i titoli hi-tech, in calo Apple, Alphabet, Tesla, Tesla, Amazon.