News Notizie Notizie Italia Piazza Affari in balia dello spread, chiusura sui nuovi minimi annui con banche KO

Piazza Affari in balia dello spread, chiusura sui nuovi minimi annui con banche KO

8 Ottobre 2018 17:40

Incipit di ottava decisamente difficile per Piazza Affari. Il nuovo allargamento dello spread BTP-Bund, con il rendimento del BTP decennale oltre la soglia del 3,5% (livello che non superava dal febbraio 2014), ha affossato il settore bancario e di conseguenza l’intero listino milanese. In chiusura il Ftse Mib, già reduce da due settimane molto difficili, ha ceduto il 2,43% a quota 19.851,47 punti, sui minimi a un anno e mezzo.

A contribuire alla debolezza del listino milanese è il nuovo affondo di Bruxelles. La Commissione europea intanto ha espresso un primo parere sui nuovi obiettivi di bilancio fissati dalla nota di aggiornamento del DEF, ritenuti una “deviazione significativa” dal percorso di aggiustamento raccomandato all’Italia e questo rappresenta “una fonte di grave preoccupazione”. Domani, secondo quanto riportato dal Messaggero, dovrebbe tenersi una nuova una nuova riunione del governo sulla manovra.

Profondo rosso soprattutto per le banche: -6,12% Banco BPM, -4,54% Mps e oltre -3% anche per Intesa Sanpaolo, UBI Banca e Unicredit, con quest’ultima scivolata ai minimi da dicembre 2016.

Seduta difficile anche per Fca (-2,33%) che si è uniformata alla debolezza del settore. Intanto gli analisti guardano già ai prossimi riscontri trimestrali, in arrivo il 30 ottobre. Mediobanca Securities, che stima un ebit in aumento del 10% annuo nel terzo trimestre rispetto al +7% delle stime di consensus, si aspetta buoni riscontri sostenuti da forti volumi nell’area Nafta che dovrebbero più che compensare la performance più debole di Maserati.

Infine, è riuscita a contenere i cali Tim (-1,96%) con il ceo Amos Genish che ha definito “cruciale” il confronto che ci sarà nei prossimi mesi in vista del varo del piano strategico 2019-2021, con la necessità di un allineamento tra il cda, il management e i principali azionisti. Genish ha poi difeso l’elevato esborso nell’asta 5G, ritenuta una rivoluzione che spingerà Tim alla ricerca di nuove joint venture per i contenuti multimediali che saranno trasmessi. Oggi Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy su Tim con prezzo obiettivo a 0,9 euro ritenendo l’abbassamento dell’outlook da parte di Fitch una notizia “negativa ma difficilmente inattesa”.