Pace fiscale, Corte dei Conti lancia allarme ‘sanatorie fiscali’, premier Conte: ‘ingiustificato’
“Il ripresentarsi di sanatorie fiscali può incidere sulla percezione di equità fiscale e introdurre nuove distorsioni nel mondo del lavoro”. Così il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, nel corso di un’audizione al Parlamento sulla nota di aggiornamento del Def, riferendosi al provvedimento di pace fiscale.
“Il ripetersi di modalità di prelievo (sanatorie fiscali o mitigazioni del prelievo su limitate tipologie di soggetti) che, pur dettate dall’intento di riequilibrare e, ove possibile, alleggerire l’onere fiscale, può incidere sulla stessa percezione di equità fiscale o introdurre nuove distorsioni nelle scelte adottate nel mondo del lavoro”.
Dopo qualche minuto è arrivata la reazione dello stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha definito l’allarme della Corte dei Conti sulle “sanatorie fiscali” ingiustificato:
“Posso capire che ci possa essere un allarme, ma siccome nessuno ha ancora visto come abbiamo scritto quelle che chiamano le sanatorie fiscali l’allarme in questo momento è ingiustificato”.
“Funziona così: noi presentiamo la regolamentazione della pace fiscale, la si legge, la si studia e poi interloquite con noi. Non abbiamo mai detto che il nostro segnale è fare un condono tale che da domani nessuno paga le tasse, non è assolutamente questo, è una riforma organica”.