Saipem apre la settimana con nuove commesse nell’E&C offshore, aspettando conti trimestrali 2018 (in uscita il 24 ottobre)
La settimana inizia con nuovi contratti Engineering & Construction offshore (E&C offshore) per Saipem. La società guidata da Stefano Cao ha firmato nuovi contratti E&C offshore in Azerbaigian, Mare del Nord e nella Repubblica del Congo, per un valore complessivo di circa 400 milioni di dollari. Nel dettaglio, in Azerbaigian, il consorzio guidato da Saipem si occuperà dello sviluppo del campo Absheron nel Mar Caspio. Inoltre a Saipem sono stati assegnati i lavori per il campo di gas Tolmount, situato nella parte meridionale del Mare del Nord. Infine, il gruppo, attraverso la sua controllata Boscongo, ha ottenuto un contratto per i servizi di manutenzione, modifiche e migliorie di tutti i siti offshore di Eni in Congo per un periodo di 36 mesi. A Piazza Affari il titolo Saipem oscilla in area 5 euro, mostrando poco dopo l’avvio un rialzo dello 0,77 per cento.
Commentando queste commesse Stefano Porcari, chief operating officer della divisione E&C offshore di Saipem ha dichiarato: “Questi nuovi contratti offshore confermano il successo di Saipem nella realizzazione della strategia volta a consolidare la sua leadership nei mercati tradizionali quali Surf, convenzionale e pipeline, nonché a diversificare la propria attività nei segmenti Non-Oil Capex, come il mercato Modification Maintenance Operations. Il contratto Surf, in particolare, conferma l’importanza dell’Azerbaigian, dove lavoriamo con continuità da molti anni, portando la nostra esperienza per creare un rapporto duraturo e proficuo con il paese, nonché contribuendo a consolidare il nostro impegno nel local content”.
Il primo semestre dell’anno era stato archiviato da Saipem con una “buona performance operativa in particolare nel segmento E&C offshore”. Ma di cosa si occupa questa divisione? Saipem occupa, a livello globale, una posizione di leadership nell’ambito dell’Engineering & Construction Offshore, con un forte orientamento verso le attività del settore oil & gas in aree remote e in acque profonde. In particolare, il gruppo di San Donato Milanese è di supporto sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l’intero processo di sviluppo dei campi offshore offrendo un’ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui piattaforme, pipeline, sviluppo di campi sottomarini e MMO (Maintenance, Modification and Operation). La divisione incentra le sue attività di sviluppo soprattutto nel segmento dei sistemi sottomarini (Surf Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines, Subsea Processing e Field surveillance), delle linee di esportazione e delle condotte, oltre che delle tecnologie dei materiali e altre tematiche trasversali.
Saipem alla prova dei conti, il 24 ottobre arrivano i conti trimestrali
Saipem comunicherà il 24 ottobre, prima dell’avvio delle contrattazioni, i risultati del terzo trimestre dell’anno. Stando alle previsioni degli esperti di Fidentiis la società dovrebbe archiviare il terzo trimestre dell’anno con “numeri deboli” sul fronte dei nuovi ordini (-39% a 1,6 miliardi di euro, di cui 750 milioni nella divisione offshore). I ricavi del penultimo quater dell’anno sono, invece, visti in calo del 4% a 2,19 miliardi di euro ma oltre il consensus fermo a 2,01 miliardi, l’Ebitda rettificato dovrebbe evidenziare un calo del 9% a 246 milioni (consensus a 242 milioni). Quanto all’utile netto rettificato, secondo le stime di Fidentis, dovrebbe scendere del 19% a 48 milioni ma battere le previsioni del mercato pari a 41 milioni.
Secondo la view degli analisti della banca Saipem dovrebbe essere in grado di battere la sua guidance 2018 in termini di Ebitda adjusted. Nel report diffuso settimana scorsa Fidentiis ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2018-2020: l’Ebitda rettificato per l’anno in corso è atteso a quota 915 milioni contro i 912 milioni del consensus, nel 2019 e 2020 è visto rispettivamente a 884 milioni e a 940 milioni.
“Negli ultimi sei mesi Saipem ha guadagnato quasi il 70% in Borsa sostenuto dalle aspettative positive legate all’aumento dei prezzi del petrolio (sui massimi a 4 anni) e dal miglioramento dei margini registrato nel secondo trimestre dell’anno”, spiegano da Fidentiis, aggiungendo: “a nostro avviso non vi è, però, ancora alcuna prova di un aumento dei piani di investimento da parte delle compagnie petrolifere”. Dopo il miglioramento delle stime 2018 e l’aumento dei multipli di settore sulla scia dell’aumento delle quotazioni dell’oro nero, Fidentiis hanno portato il range di valutazione di Saipem a 4,3-4,5 euro dal precedente 3,3-3,5 euro, confermando la raccomandazione vendere (rating sell).