Lusso a Piazza Affari: Mediobanca Securities vede ‘risultati misti’ nel terzo trimestre. Della Valle smentisce rumors su vendita Tod’s
Il mercato non perde di vista il settore del lusso. Oltre alla questione Cina, si guarda alla stagione degli utili delle principalie aziende del lusso europee ed italiane. A dare il là ufficiale Lvmh, colosso mondiale del lusso, che ha riportato nei primi nove mesi dell’anno vendite in crescita del 10%. L’attenzione degli operatori si è, tuttavia, concentrata sulle preoccupazioni del mercato per un rallentamento della Cina, che giustificano le previsioni prudenti snocciolate dal management.
Secondo gli analisti di Mediobanca Securities, il calo degli acquisti cinesi all’estero potrebbe rappresentare un ostacolo per il settore. Anche gli esperti di Morgan Stanley in un report pubblicato settimana scorsa (approfondisci la notizia) mettevano in guardia dal rischio Cina: “La fiducia dei consumatori cinesi, che ha da sempre rappresentato uno degli indicatori principali per osservare le tendenze dei beni di lusso negli ultimi anni, sembra aver raggiunto la vetta”, scriveva la banca d’affari Usa.
Le big italiane del lusso alla prova dei conti
Potrebbero arrivare risultati trimestrali misti da parte delle aziende del lusso quotate a Piazza Affari. Questa la previsione degli analisti di Mediobanca Securities che scrivono in vista della pubblicazione dei risultati del terzo triemstre 2018: “Ci aspettiamo risultati misti, senza differenze sostanziali rispetto alle tendenze emerse nel corso del secondo trimestre dell’anno, con l’impatto forex quasi neutrale nel penultimo trimestre”.
Nel dettaglio, gli esperti della banca italiana pronosticano per quelle che definisce ‘branded goods’ una crescita a doppia cifra per Moncler (14%), crescita a una cifra per Brunello Cucinelli (+7% a/a) e performance negative per Safilo (-8% a/a), Geox (-7% a/a) e Tod’s (-4% a/ a). Ferragamo, con le vendite del terzo trimestre viste in crescita del 2%, è l’unico nome per il quale Mediobanca Securities vede un miglioramento del business nel terzo trimestre, in parte a causa di consegne ritardate nel secondo trimestre.
Le ultime su Tod’s
Sul fronte lusso il mercato segue da vicino in Italia la storia Tod’s, con il titolo del gruppo marchigiano in primo piano dopo la secca smentita di Diego Della Valle alle ipotesi di vendita tornate in auge negli ultimi giorni. “Se proprio dobbiamo fare qualcosa compriamo. Adesso le chiamano storytelling, una volta le chiamavano cazzate”, ha dichiarato Della Valle, come riportato dalle princiapli agenzie stampa, a margine della Milano Fashion Global Summit.
Ieri a dare gas al titolo le indiscrezioni riportate da Affari & Finanza di Repubblica, secondo cui il numero uno dell’azienda marchigiana avrebbe avviato un processo di riorganizzazione delle proprie partecipazioni il cui risultato finale sarà di isolare la partecipazione in Tod’s, detenuta per lo più (50,3%) tramite la holding Di.Vi. Finanziaria. Quest’ultima infatti controlla oggi una serie di altre attività, principalmente immobiliari e media (inclusa una parte della quota in RCS, il 2,77%), che verranno però scorporate e confluiranno in una nuova holding, Di. Vi. Immobiliare Holding.
“Nel complesso l’operazione di riassetto, con l’isolamento della quota in Tod’s, ci sembra potenzialmente propedeutica ad un eventuale futura cessione della società”, sottolineavano ieri gli analisti di Equita Sim. “In attesa di evidenze sul processo di rilancio in atto (che pensiamo il terzo trimestre ancora non fornirà), l’elemento speculativo può fare da supporto al titolo”, aggiungono gli analisti della sim milanese.
Sulla questione è tornato oggi anche “Il Messaggero” che scrive: “L’eventuale cessione di Tod’s – che per il momento non trova conferma presso il gruppo Della Valle – non sarebbe una sorpresa, visto che negli ultimi anni numerose sono le società del lusso made in Italy che hanno preso il volo verso gruppi stranieri allo scopo di accrescere la loro massa critica onde competere con maggiori possibilità di successo sul mercato mondiale”.