Notizie Notizie Italia ABI, banche: sofferenze nette si riducono del 53% in 20 mesi

ABI, banche: sofferenze nette si riducono del 53% in 20 mesi

16 Ottobre 2018 15:48

In venti mesi le sofferenze nette delle banche si sono ridotte di oltre il 53% e rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 48,3 miliardi, cioè diminuisce del 54,4%. Questo quanto emerge dal Report dell’Abi relativo al mese di ottobre.

Abi: sofferenze stabili ad agosto

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2018, si legge nel Report, si sono attestate a 40,5 miliardi di euro; un valore sostanzialmente stabile rispetto ai 40,1 miliardi del mese precedente e in forte calo, -46,3 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è attestato al 2,36% ad agosto 2018 (era 4,89% a fine 2016).

In merito alla dinamica dei prestiti bancari, l’Associazione guidata da Antonio Patuelli sottolinea come a settembre 2018 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.728 miliardi di euro è superiore, di circa 4,6 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.724 miliardi di euro. Dai dati al 30 settembre 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,1%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di variazione annuo risulta positivo da oltre 2 anni). Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni. Sulla base degli ultimi dati relativi ad agosto 2018, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,2% su base annua.

A settembre 2018, i tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela si collocano sui minimi storici. In particolare il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,58% (2,60% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,79% (1,85% ad agosto 2018, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i tre quarti sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,41% (1,55% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).