Piazza Affari in affanno oggi, TIM e STM affondano a oltre -3%
Vendite anche oggi a Piazza Affari. A condizionare l’umore degli investitori è la nuova impennata dei rendimenti obbligazionari con le crescenti attese di banche centrali più aggressive nell’alzare i tassi. Il rendimento dei Treasury decennale è tornato a 1,90% (massimo da due anni) e il Bund in positivo per la prima volta dal maggio 2019. Il membro francese BCE, Francois Villeroy, ha affermato che le previsioni economiche non sono una certezza assoluta e la BCE agirà se l’aumento dei prezzi si rivelerà più persistente del previsto.
Nervosa nelle prime ore di contrattazioni Wall Street che è virata in rosso dopo un iniziale tentativo di rimbalzo in avvio dettato dalle positive trimestrali di BofA e Morgan Stanley.
L’indice Ftse Mib segna in chiusura -0,41% a quota 27.370 punti. Tra i maggiori titoli si segnala oggi il -3,12% di Stm in scia alla guidance di ASML sul trimestre in corso sotto le attese per ritardi nel testing. Male anche oggi Telecom Italia (-3,02% a quota 0,4104 euro) che continua il suo momento negativo (quasi -10% in tre sedute). Le preoccupazioni del mercato non sono state placate dalle ultime indicazioni stampa che vedono una accoglienza positiva del board alla bozza del piano stand-alone presentata ieri da Labriola. Nella NetCo confluirebbero la rete fissa, Sparkle e Telsey, ossia tutti gli asset di rilevanza strategica nazionale su cui il governo aveva chiesto qualche sorta di mantenimento di controllo statale. Il resto degli asset, ossia le attività retail, il Cloud e TIM Brazil, farebbero parte di ServiceCo, così come la quota in Inwit. “Questa ipotesi offre un appeal speculativo più alto per Inwit perché potrebbe essere un asset che ServiceCo potrebbe monetizzare per ridurre il debito”, rimarca Equita SIM.
Tra i segni più ci sono Moncler (+3,22%) e Nexi a +2,6%. In ribasso Stellantis (-0,54%) che ha annunciato la presentazione del nuovo piano il 1° marzo. Relativamente agli impianti di batterie, il ceo Carlos Tavares rimarca come una gigafactory sarà realizzata in Francia, un’altra in Germania e il gruppo sta negoziando con il governo italiano, su Termoli.
Infine continua a tenere banco la disputa su Generali (-0,72%) che ha visto ieri un nuovo passaggio con il board che ha bollato come “infondate e offensive” le motivazioni dietro le dimissioni presentate da Francesco Gaetano Caltagirone e Romolo Bardin (a.d. di Delfin).