Italia sotto giudizio: quali scenari possibili dalle agenzie di rating?
Oltre a quello della Commissione europea sulla manovra 2019, l’Italia deve passare l’esame delle agenzie di rating. Entro fine mese Moody’s (data da definire) e Standard & Poor’s (26 ottobre) si pronunceranno sul merito di credito sovrano italiano. La prima ha già posto in watch negativo il paese alzando la probabilità della riduzione di un notch, la seconda invece potrebbe dare un outlook negativo all’attuale BBB proprio come ha fatto Fitch lo scorso 31 agosto.
Quali scenari si possono aprire dopo che le agenzie di rating si saranno pronunciate?
Secondo una ricerca condotta da Alfonso Maglio, Head of Research Department di Marzotto Investment House, si possono immaginare quattro possibili scenari per l’Italia e altrettanti scenari sui mercati finanziari:
1- Moody’s abbasserà di un notch il rating italiano da Baa2 a Baa3 riportando l’outlook a neutrale e S&P metterà l’Italia in outlook negativo quindi da BBB Stable a BBB negative.
Questo è lo scenario sul quale il mercato potrebbe essersi almeno in parte già posizionato. “Questi due eventi seppur negativi non ci sembrano devastanti – spiega Maglio – soprattutto perché guardando la curva l’Italia offre già rendimenti da emittente sub-investment grade”. A partire da maggio i rendimenti dei titoli di stato italiani sono infatti quasi raddoppiati.
2- Moody’s abbasserà di un notch il rating italiano da Baa2 a Baa3 mantenendo l’outlook a negativo e S&P metterà l’Italia in outlook negativo quindi da BBB Stable a BBB negative.
In questo scenario, che si differenzia poco da quello precedente, tutti gli investitori inizierebbero a chiedersi quando l’Italia perderà l’Investment grade anticipando probabilmente, in termini di dinamiche dei prezzi, le conseguenze di scenari ben peggiori.
3- Moody’s e S&P non abbasseranno il rating italiano.
In questo caso, pur rimanendo l’incertezza sull’Italia elevata, è probabile che ci sia un rimbalzo dei titoli di stato italiani. Lasciare invariato il merito di credito, equivale ad aumentare la credibilità del paese in ambito internazionale, un evento che comporterebbe probabilmente una riduzione dei rendimenti.
4- Entrambe le agenzie porteranno il rating sovrano italiano direttamente a junk quindi rispettivamente Ba3 e BB+.
Questo scenario sarebbe il meno probabile ma il più devastante. Con rating di questo livello molti investitori avrebbero problemi a detenere il debito pubblico italiano in portafoglio con conseguenti ondate di vendite e crollo dei prezzi.