Notizie Dati Macroeconomici Mercati, le questioni da seguire: oltre all’Italia e alle trimestrali, c’è anche la riunione Bce tra gli appuntamenti della settimana

Mercati, le questioni da seguire: oltre all’Italia e alle trimestrali, c’è anche la riunione Bce tra gli appuntamenti della settimana

22 Ottobre 2018 11:07

Per i mercati prende il via un’altra settimana densa di appuntamenti sul fronte macroeconomico e societario, con diverse questioni sul tavolo. A cominciare dalla perenne questione Italia, dopo le decisioni di Moodys’ sul fronte rating (downgrade) e dell’outlook (stabile) e l’attesa per l’invio della lettera a Bruxelles in risposta alla missiva arrivata nei giorni scorsi all’indirizzo del governo Conte da parte di Bruxelles. Nella lettera, il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, e il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, hanno parlato di deviazione senza precedenti.

Ma non si guarda solo all’Italia sui mercati, ma si attende anche la riunione della Banca centrale europea (Bce) in agenda giovedì 25 ottobre. L’attenzione maggiore è concentrata verso le dichiarazioni del numero uno dell’istituto di Francoforte, Mario Draghi, in tema di politica monetaria. Dai verbali pubblicati dalla Bce nelle scorse settimane emerge che nel complesso i rischi per l’outlook sono stati valutati come ancora “ampiamente bilanciati”. Il Consiglio ha così confermato la propria forward guidance che prevede acquisti di bond per 15 miliardi di euro al mese fino a dicembre, fine del QE 31 dicembre 2018 e tassi fermi sui livelli attuali fino ad almeno l’estate 2019.
Le maggiori preoccupazioni sembrano ruotare attorno al tema commerciale e al dibattito aperto tra Italia e Unione europea sul fronte budget“, sottolinea Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets Uk.
Secondo gli esperti di Barclays, nella riunione di giovedì la Bce confermerà “gli stessi messaggi della riunione di settembre, ma probabilmente segnalerà crescenti preoccupazioni sui rischi negativi futuri, principalmente legati alla debole domanda esterna, alle pressioni petrolifere dal lato dell’offerta e all’Italia”. “Probabilmente il presidente Draghi riceverà alcune domande sull’Italia – spiegano gli esperti della banca inglese -, ma ci aspettiamo che trasmetta il messaggio che la Bce non reagirà alla volatilità in un particolare stato membro in relazione alle proprie decisioni fiscali e politiche”.

Banche centrali. Tra gli appuntamenti della settimana anche la riunione della banca centrale turca e di quella norvegese (entrambe giovedì mattina) e quella della banca svedese e canadese (mercoledì 24). “E’ ampiamente previsto dai mercati che la Bank of Canada segua l’esempio della Fed, aumentando i tassi d’interesse di 25 punti base nel meeting di mercoledì”, indica Michael Hewson, rimarcando che “l’aumento del prezzo del petrolio e il recente accordo su Nafta ha rimosso un significativo livello di incertezza sull’economia canadese, dove la disoccupazione è intorno ai minimi di 15 anni e nonostante l’inflazione sia calata bruscamente dal 2,8% al 2,2% di settembre, rimane ben al di sopra il tasso obiettivo della Banca del Canada.

A livello macro si guarda, in particolare, al Pil statunitense in uscita venerdì 26. Si tratta della lettura flash del terzo trimestre 2018. Secondo gli analisti il Pil annualizzato dovrebbe mostrare nel penultimo quater dell’anno una crescita al ritmo del 3,3 per cento. L’economia Usa è cresciuta nel secondo trimestre, mostrando un +4,2% , a seguito delle riduzioni fiscali attuate all’inizio di quest’anno.
Lato eurozona, si guarda invece agli aggiornamenti sul settore manifatturiero e terziario con la pubblicazione degli indici Pmi manifattura e servizi per le principali economie della zona euro (lettura preliminare di ottobre).

E infine c’è la stagione degli utili che prosegue a ritmo serrato in Usa ed Europa ma inizia anche in Italia. Da monitorare nei prossimi giorni i numeri trimestrali di Saipmen (23/10), Stm e Moncler (24/10), ma anche Mediobanca ed Eni (25/10). A livello internazionale, si attendono le indicazioni che arrivano dalla tecnologia Usa: in calendario questa settimana i numeri di Microsoft (24/10); Amazon, Alphabet, Intel, Twitter (25/10).