Banche italiane nel radar di Credit Suisse, giù i rating di Intesa Sanpaolo e Banco Bpm
A Piazza Affari va in scena un copione già visto: con il Ftse Mib che ha virato in territorio negativo dopo una buona partenza e con lo spread che è tornato a infrangere la soglia di 300 punti base. Un quadro che si è deteriorato già nel corso della mattinata. “Il rientro dello spread sotto i 300 pb di questa mattina potrebbe rivelarsi nel breve temporaneo in attesa di verificare quale sarà il percorso del confronto con la Commissione europea, che sembrerebbe essere intenzionata a mettere sotto pressione il governo affinché modifichi la legge di bilancio e di conseguenza anche gli obiettivi di deficit per il 2019″, aveva avvertito Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte Sim.
E in questo scenario di incertezza e forte volatilità per gli asset italiani finisce inevitabilmente sotto pressione il comparto bancario, con le big del settore di Piazza Affari che si muovono in territorio negativo. Sul comparto bancario oggi è piombato anche il giudizio di Credit Suisse che mostra una view molto cauta sul settore. Gli “Siamo più negativi sulle banche italiane, nonostante il recente de-rating, visto che la volatilità dello spread dovrebbe continuare tra le tensioni con Bruxelles sulla Legge di bilancio e i potenziali ulteriori downgrade dopo il declassamento di venerdì scorso da parte di Moody’s”. Da Credit Suisse sottolineano nel report odierne che le banche tricolore sembrano economiche, ma sono ancora lontane dalla precedente crisi sovrana. Secondo gli esperti potrebbe esserci ulteriore -12% / – 29% di rischio potenziale al ribasso.
“Finora, i fondamentali delle banche hanno performato bene, ma il prolungato allargamento dello spread potrebbe avere un impatto negativo”, avvertono da Credit Suisse che tagliano la raccomandazione su Intesa Sanpaolo e Banco Bpm. In particolare, gli esperti della banca elvetica hanno abbassato il rating sulla banca guidata da Carlo Messina a neutral dal precedente outperform, con target price che passa a 2,3 da 2,9 euro. “Abbassiamo la raccomandazione su Intesa a causa della crescente volatilità del mercato che riduce la visibilità sulla performance dell’asset management, e con minori aspettative sui dividendi oltre il 2018”.
Bocciatura anche per l’istituto guidato da Giuseppe Castagna che vede il rating scendere a underperform e il prezzo obiettivo passare a 1,7 da 2,5 euro. Da Credit Suisse motivano la doppia sforbiciata così: “Abbassiamo Banco Bmp per un maggior rischio di esecuzione del piano di de-risking”.