Fca ancora in panne in Borsa: analisti passano al vaglio conti trimestrali e la guidance
Ancora una seduta all’insegna delle vendite per Fca a Piazza Affari, dopo la chiusura in negativo della vigilia, con il titolo che ha ceduto oltre il 3% ed è scivolato sotto la soglia di 14 euro dopo la diffusione dei conti trimestrali. Nonostante la trimestrale migliore delle aspettative e l’annuncio della cedola straordinaria anche stamattina l’azione del gruppo guidato da Mike Manley non riesce a imboccare la strada dei rialzi, registrando una flessione del 3,7% a quota 13,23 euro. Gli analisti stanno passando al setaccio i numeri del terzo trimestre diffusi ieri, con Mediobanca che ha deciso di abbassare la raccomandazione su Fca.
Il terzo trimestre è stato archiviato con un risultato oltre le attese in termini di utile operativo, balzato oltre i 2 miliardi di euro grazie soprattutto ai riscontri record dall’area Nafta. Sempre ieri c’è stato un importante annuncio targato Manley: ovvero la distribuzione della cedola straordinaria legata alla cessione di Magneti Marelli per 6,2 mld a CK Holdings.
Il dividendo straordinario si aggiunge alla ripresa della distribuzione di un dividendo annuale ordinario nella primavera del 2019, nella misura del 20% degli utili. A deludere il mercato è stato però il taglio del target di liquidità netta per fine 2018 (da 3 miliardi a 1,5-2 miliardi) che riflette il riallineamento della produzione alla domanda attesa ed i versamenti discrezionali anticipati effettuati ai piani pensionistici, al netto delle imposte. Confermati in target operativi per il 2018. L’a.d. di Fca, nominato lo scorso luglio dopo la comparsa di Sergio Marchionne, ha dichiarato: “Siamo in una posizione più forte rispetto al passato e saremo in grado di completare il piano industriale in modo indipendente”.
“Risultati misti, con una sorpresa positiva in arrivo dall’area Nafta e negativa dall’Emea e Apac”, commentano gli esperti di Fidentiis che confermano la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Fca. “La revisione al ribasso della guidance del target di liquidità netta 2018 è stata la ragione principale che ha scatenato la reazione negativa del titolo dopo i risultati – sottolineano gli analisti -. Tuttavia, questo non influenza in maniera significativa l’equity story di Fca, perché la revisione è legata a costi straordinari”.
All’indomani dell’uscita dei numeri trimestrali gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione hold su Fca, ma hanno abbassato il target price che passa da 18,5 a 17,8 euro “per il maggior debito”. Fca incassa anche la bocciatura di Mediobanca Securities, che ha tagliato il rating sul gruppo italo-americano a neutral dal precedente outperform.