Goldman Sachs su Fed: Omicron peggiora quadro inflazione, rischio di oltre quattro rialzi nel 2022
La diffusione della variante Omicron alimenterà una ulteriore pressione rialzista sull’inflazione, fattore che potrebbe costringere la Fed di Jerome Powell ad alzare i tassi sui fed funds più di quattro volte, nel corso del 2022. E’ quanto ha detto di prevedere David Mericle, economista di Goldman Sachs, in una nota diramata qualche giorno prima dell’imminente riunione del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed -, che inizierà domani 25 gennaio, per concludersi dopodomani 26 gennaio.
“IL nostro scenario di base è di quattro strette (monetarie) nei mesi di marzo, giugno, settebre e dicembre – ha scritto Mericle, nella nota riportata dal sito della Cnbc – Ma intravediamo il rischio che il Fomc decida di agire in senso restrittivo in ognuno dei meeting previsti (in calendario), fino a quando il quadro dell’inflazione non cambierà”.
I mercati scontano una prima stretta in occasione della riunione del Fomc di marzo: in quel caso, si tratterebbe del primo rialzo dei tassi dal dicembre del 2018. I trader prezzano il rialzo dei tassi, a marzo, con una probabilità pari a quasi il 95%, e in generale quattro strette monetarie in tutto il 2022 con una chance superiore all’85%, stando ai dati del CME. Le aspettative, complice la crescita dell’inflazione al ritmo più forte in 40 anni, si stanno facendo tuttavia via via più bullish, tanto che la probabilità di assistere a cinque rialzi dei tassi, sempre secondo il parametro FedWatch del CME, è salita a quasi il 60%.
Riguardo alla riduzione del bilancio della Fed, Goldman Sachs prevede che il processo inizierà a luglio, con un taglio dei bond in pancia alla banca centrale che aumenterà di $100 miliardi ogni mese, per concludersi in un arco temporale di due anni o due anni e mezzo. Gli smobilizzi dovrebbero portare il bilancio della Fed a un valore sempre molto elevato, compreso tra $6,1 e $6,6 trilioni.
Probabilmente, secondo l’economista di Goldman Sachs, la Fed continuerà a reinvestire i rimnborsi dei bond in scadenza, più che procedere a uno smobilizzo diretto degli asset.