Trimestrali banche: Intesa Sanpaolo apre le danze, focus su utile e CET1
Superati senza patemi gli stress test, le banche italiane tentano di superare l’esame dei conti del terzo trimestre. Apre le danze domani Intesa Sanpaolo che diffonderà i numeri trimestrali domani a metà giornata e subito dopo il ceo Carlo Messina si confronterà con gli analisti alle ore 15.00.
Ecco cosa si attende il mercato. Le stime degli analisti per il terzo trimestre 2018 sono di un utile netto di 920 milioni di euro, con ricavi totali a 4,24 miliardi. Considerando l’intero 2018 l’utile netto è atteso a 3,75 miliardi con utile operativo adj a 8,65 mld e ricavi oltre quota 18 mld (-21,7% a/a). Secondo l’analisi di Bloomberg Intelligence (BI) la diversificazione delle entrate probabilmente aiuterà la banca a evitare un eccessivo rallentamento dopo la debolezza del 2° trimestre, con il calo del margine di interesse netto che sarà probabilmente più che compensato dai proventi da interessi sul portafoglio finanziario. L’attenzione degli analisti sarà rivolta anche ai ratio patrimoniali con CET 1 atteso al 13,6% (+10 pb a livello organico) con gli investitori che guarderanno ai possibili riferimenti nella conference call all’incidenza dello spread sui ratio patrimoniali.
Analisti vedono possibile ritorno a livelli di maggio
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo Intesa Sanpaolo è positiva. Il 48,4% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), il 48,8% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold).
Il prezzo medio indicato dagli analisti è 2,73 euro con quindi un potenziale upside del 38,6% rispetto ai prezzi attuali e che rappresenta il livello a cui viaggiava il titolo nella prima parte di maggio prima del sell-off che ha colpito il settore bancario a seguito dell’impennata dello spread dovuta alle tensioni politiche sull’Italia.
Negli ultimi mesi il prezzo medio indicato dagli analisti è sceso progressivamente (sei mesi fa era 3,47 euro). Ultima in ordine di tempo a tagliare il giudizio su Intesa è stata Goldman Sachs che ha tagliato il rating a “Sell” con target price a 1,95 euro, sostanzialmente in linea con le quotazioni attuali, ritenendo che la solidità della banca non eviterà di subire i contraccolpi del deterioramento dello scenario macroeconomico.