Notizie Dati Bilancio Italia Intesa Sanpaolo: utile e CET 1 convincono, titolo ritrova vigore

Intesa Sanpaolo: utile e CET 1 convincono, titolo ritrova vigore

6 Novembre 2018 15:05

Parte bene la campagna di trimestrali bancarie con Intesa Sanpaolo che ha sfornato utili oltrer le attese. Nel terzo trimestre l’utile netto della maggiore banca italiana è stato pari a 833 milioni di euro rispetto a 927 milioni del secondo trimestre 2018 e a 650 milioni del terzo trimestre 2017. Battute le attese che erano ferme a 791,3 mln (consensus Bloomberg). Considerando i primi 9 mesi dell’anno, l’utile risulta di 3.012 milioni rispetto ai 2.388 milioni dei primi nove mesi del 2017.

Considerando la plusvalenza di 400 milioni di euro derivante dalla partnership con Intrum da contabilizzare entro l’anno, Intesa Sanpaolo ha già raggiunto circa il 90% dell’utile netto dello scorso anno e quindi il raggiungimento dell’obiettivo chiave risulta a portata di mano.

Sponda da calo dei costi operativi 
I costi operativi sono scesi del 3,2% rispetto ai primi nove mesi del 2017; le rettifiche di valore nette su crediti sono in calo del 18,5% rispetto ai primi nove mesi del 2017; il costo del rischio nei primi nove mesi del 2018 annualizzato sceso a 57 centesimi di punto, rispetto agli 81 dell’intero 2017.

Confermato payout all’85%, CET 1 sale al 13,7%
L’istituto guidato da Carlo Messina non tocca la politica di dividendi per l’esercizio 2018 che prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all’85% del risultato netto. 

A livello patrimoniale, al 30 settembre 2018, tenendo conto di 2.560 milioni di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 13,7%, in aumento dal 13,6% al 30 giugno 2018.

Titolo scatta in Borsa dopo i conti, poii rallenta

Subito dopo i conti il titolo Intesa è balzato di oltre il 3% superando la soglia dei 2 euro per poi rallentare a +1,69%. Il titolo Intesa Sanpaolo ha pagato dazio negli ultimi mesi scivolando ai minimi pluriennali (minimo a 1,88 euro toccato lo scorso 25 ottobre), con un saldo negativo del da inizio anno di circa il 29% (solo Banco Bpm ha fatto peggio tra le banche con un calo del 33%).