Bankitalia: debito pubblico torna a crescere a settembre
Dopo la pausa di agosto il debito pubblico italiano imbocca nuovamente la strada dei rialzi. A settembre il debito delle amministrazioni pubbliche ha, infatti, registrato un aumento pari a 4,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.331,3 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia che ha presentato oggi il supplemento al bollettino statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. Nel mese di agosto il debito si era attestato a 2.326,5 miliardi.
“Il fabbisogno, pari a 20 miliardi, è stato solo in parte compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (15,4 miliardi, a 49,6) – sottolinea Bankitalia -, gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente incrementato il debito di 0,1 miliardi”.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 4,8 miliardi e quello degli enti di previdenza è diminuito di 0,1 miliardi. Il debito delle Amministrazioni locali è rimasto pressoché invariato.
Per quanto riguarda le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,1 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato dello stesso mese del 2017. Nei primi nove mesi del 2018 le entrate tributarie sono state pari a 308,3 miliardi, in aumento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.