Salini Impregilo, passo avanti verso Astaldi: presentata offerta non vincolante, interesse per ramo costruzioni
Salini Impregilo ufficializza la sua posizione su Astaldi. Il big italiano nel settore delle costruzioni, attivo in più di 50 Paesi nel mondo e ricavi pari a 6,5 miliardi, ha messo nero su bianco le sue intenzioni su Astaldi, la società romana in crisi che lo scorso ottobre ha ottenuto il via libera da parte del tribunale di Roma alla sua richiesta di concordato preventivo in continuità (Leggi Qui). Ora Astaldi ha tempo fino al 16 dicembre 2018 (stabilita dal tribunale) per presentare la proposta definitiva di concordato preventivo.
In una breve nota, diramata ieri sera, Salini Impregilo scrive di avere presentato ad Astaldi e ai commissari nominati dal tribunale “una manifestazione di interesse preliminare e non vincolante” concernente le attività collegate al settore costruzioni. L’obiettivo, si legge nella nota è di “proseguire gli approfondimenti finalizzati a valutare le potenzialità di un’integrazione industriale coerente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria”.
L’offerta, al centro di una riunione tra advisor che si è tenuta ieri mattina Milano, esclude tutta la gestione della parte concessioni, come quella del Terzo Ponte sul Bosforo, in Turchia. Proprio il “protrarsi della procedura di vendita – spiegava Astaldi a fine settembre – ha imposto di adeguare il complessivo Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato”.
Intanto all’indomani dell’uscita allo scoperto del big italiano delle grandi opere, “Il Messaggero” anticipa che l‘offerta di Salini “sarebbe relativa ai contratti di costruzioni (epc) pari all’80% del gruppo in concordato di riserva, mentre il restante 20% (Ponte sul Bosforo, altre concessioni e immobili) resterebbe alla famiglia romana”. Sempre secondo rumors all’inizio di dicembre Salini, che è in data room, poterebbe mettere sul tavolo l’offerta. “L’operazione avverrebbe tramite una newco che verrà costituita da Astaldi e capitalizzata da Salini”, scrive ancora il quotidiano romano.
La reazione del mercato? Astaldi è riuscita a far prezzo nei primi istanti di contrattazioni e ora è sospesa per eccesso di rialzo: il titolo si è spinto fino a quota 0,5225 euro, registrando un rialzo del 14,43 per cento. Salini Impregilo mostra invece solo un timido +0,43% a 1,886 euro a Piazza Affari.
Un primo importante passo ufficiale nella direzione di Astaldi, Salini lo aveva compiuto a inizio ottobre, a qualche giorno di distanza dall’annuncio di Astaldi di presentare al tribunale di Roma una domanda di concordato preventivo ‘con riserva’. Salini Impregilo aveva dichiarato, sempre attraverso una nota ufficiale, che nell’ambito della strategia di consolidamento della propria posizione di leadership nel settore delle grandi opere infrastrutturali valuta continuamente ogni opportunità di crescita. E aveva espressamente citato proprio Astaldi:
“In linea con tale strategia, la società sta seguendo con attenzione le evoluzioni riguardanti società operanti nel settore delle costruzioni all’estero e in Italia, e tra queste anche il Gruppo Astaldi, con l’obiettivo di valutare ogni possibile opzione coerente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria e creazione di valore per i propri stakeholders“.