Governo italiano ‘più sensibile al tema spread di quanto voglia ammettere’ (analisti)
Gli sviluppi sulla questione italiana rimangono in primo piano sui mercati dopo i segnali di apertura del governo giallo-verde a una riduzione del target di deficit per andare incontro alle richieste dell’Ue. Secondo Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, potrebbero essere due le ipotesi che hanno indotto i due vice premier, Matteo Salvini, e Luigi Di Maio, a ‘toni più miti’: lo scarso successo del Btp Italia che preoccupa in vista dei corposi refunding del primo trimestre; e in seconda battuta il fatto che il Governo, che ha maggiore visibilità sull’andamento dell’economia rispetto agli osservatori esterni, si è reso conto che i numeri sono ormai insostenibili e ha deciso di correre ai ripari per arrestare la deriva”.
“Presumibilmente, entrambi i fattori possono aver pesato – aggiunge Sersale -. Comunque sia, l’impressione che se ne ricava è che l’esecutivo italiano sia più sensibile al problema dello spread e tensioni connesse, di quando gli faccia piacere di ammettere. Ed è probabilmente questa percezione che ha dato slancio agli asset italiani in apertura, con particolare focus su btp e banche italiane”.