Notizie Notizie Mondo Auto: settore in affanno oggi ma nel 2019 metterà il turbo

Auto: settore in affanno oggi ma nel 2019 metterà il turbo

29 Novembre 2018 10:53

Il comparto auto ha registrato una certa debolezza nelle ultime sedute in Borsa dovuto principalmente alle indiscrezioni secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe imporre dazi sulle auto importate già la prossima settimana dopo il G20 di Buenos Aires. Si parla in particolare di dazi del 25% sulle importazioni da tutti i paesi tranne da Canada e Messico. Oltre ai dazi il comparto automobilistico deve far fronte ad un calo consistente delle vendite. Le immatricolazioni nell’Ue+Efta sono scese del 7,4% arrivando a quota 1.118.859 di vetture. Il Centro studi promotor (Csp) parla così di “una contrazione importante, ma poco significativa in quanto è soltanto la coda della perturbazione al normale andamento delle vendite determinato dall’entrata in vigore dal primo settembre del nuovo sistema di omologazione Wltp”.

Ma come sarà il 2019? A fornire una previsione è Nicolas Simar, Lead Portfolio Manager, European Equity Dividend Strategies di NN Investment Partners. Quest’anno quello automobilistico è stato tra i settori con le prestazioni peggiori, in Europa con i titoli dei costruttori di auto, i produttori di componenti originali che hanno visto un calo di quasi il 15% da inizio anno e i fornitori di ricambi d’auto hanno perso addirittura il 35% della loro capitalizzazione di mercato. Il mercato sembra scontare il rallentamento delle vendite di auto cinesi, mentre il mercato americano e quello europeo che si teme stiano raggiungendo il picco. Ma secondo l’analista c’è nonostante tutto un certo ottimismo per il prossimo anno. “Riteniamo che il mercato cinese si riprenderà grazie allo stimolo, mentre USA e UE possono mantenere i livelli attuali grazie all’aumento dei tassi di occupazione e del potere d’acquisto a causa dell’inflazione salariale” sottolinea Simar. “Finché queste regioni non subiranno una recessione, i loro mercati dell’auto saranno sostenibili”.

Secondo l’analista quindi il mercato è eccessivamente pessimista. “Una ripresa in Cina potrebbe dare slancio alle vendite globali di automobili e potrebbe portare a una ripresa delle azioni dei costruttori di auto e dei fornitori. In un contesto in cui ci si aspetta un aumento delle vendite, le azioni dei fornitori tendono a sovraperformare quelle delle case automobilistiche in quanto crescono più velocemente (…) Ci aspettiamo che i fornitori siano in grado di beneficiare della ripresa del mercato europeo e di quello cinese. In ottica di investimento, dopo un significativo declassamento, questi titoli offrono valutazioni interessanti che stanno per avvicinarsi ai livelli visti durante l’ultima recessione. Inoltre, non meno importante, offrono dividendi superiori alla media, con dividend yield attualmente tra il 4% e il 5%” conclude Simar.