Azionario globale KO post Fed: borsa Tokyo e Seoul cedono più del 3%, futures Dow Jones fino a -500 punti
Azionario globale in apnea dopo l’annuncio del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, sulle prossime misure che intende adottare per contrare il boom dell’inflazione degli Stai Uniti.
Come ampiamente anticipato, i tassi sui fed funds sono stati lasciati invariati nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%. Ma ormai è questione di tempo prima che vengano alzati: molto probabilmente a marzo, come ha indicato lo stesso Jerome Powell, numero uno della Fed, nella conferenza stampa successiva all’annuncio della banca centrale.
“Siamo d’accordo sul fatto di alzare i tassi a marzo”, ha puntualizzato Powell. La prospettiva di una stretta a marzo ha depresso il sentiment degli investitori di tutto il mondo:
l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in calo del 3,11%, Seoul è arretrata del 3,5%, Hong Kong -2,5%, Sidney -1,77%, Shanghai -1,78%.
Male anche i futures sui principali indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones crollano di 330 punti, ma erano scesi fino a -500 punti; futures sul Nasdaq -1,5%, futures sullo S&P 500 -1,20%.
Ieri il Dow Jones ha chiuso la sessione in calo di 129 punti, dopo aver guadagnato più di 500 punti nei massimi intraday; lo S&P 500 ha perso lo 0,2%. Poco mosso il Nasdaq Composite.
Tornando alla Fed, il numero uno Jerome Powell ha detto che “i miglioramenti del mercato del lavoro sono diffusi e significativi”, facendo sì che “le condizioni del mercato del lavoro siano coerenti con la massima occupazione”.
I “rischi sull’inflazione – ha aggiunto Powell -rimangono rivolti verso l’alto, a mio avviso”.
“La situazione in cui versa l’inflazione – ha continuato il banchiere – è lievemente peggiore rispetto a quella di dicembre”.
Nello stesso comunicato del Fomc si legge che”, con l’inflazione ben superiore al 2% e un mercato del lavoro forte, la Commissione prevede che sarà presto appropriato alzare il range del target per i tassi sui fed funds”.
Non solo: il Fomc ha diramato un comunicato in cui ha presentato “i principi per ridurre la dimensione del bilancio”.
Nella prefazione si legge che la Federal Reserve si sta preparando a “ridurre in modo significativo” il livello degli asset che detiene e che dunque è pronta al Quantitative Tightening.
A tal proposito, Powell ha sottolineato che “potremmo muoverci prima e più velocemente” rispetto a quanto previsto in precedenza. “Discuteremo del bilancio nel corso dei prossimi due meeting” del Fomc, ha rimarcato il banchiere centrale.