Ronaldomics per la Juventus, Banca IMI dice buy e vede boom dei ricavi
In un report pubblicato oggi intitolato “Ronaldomics”, Banca IMI si aspetta un netto incremento dei ricavi della Juventus grazie a Cristiano Ronaldo, ipotizzando che potrebbe raggiungere il livello dei cinque maggiori club europei. Gli analisti di IMI hanno quindi migliorato la raccomandazione da hold a buy e incrementato il target price da 0,70 a 1,40 euro.
“Ci aspettiamo che il management sarà fortemente impegnato a sfruttare al meglio il potenziale commerciale di Cristiano Ronaldo, e quindi prevediamo che i ricavi passeranno da circa 550 milioni di euro nell’esercizio 2018-19 a 624 milioni di euro nell’esercizio 2021-22, con un CAGR 2018-22 del 5,4%” argomenta la banca d’affari italiana.
Ma Banca IMI avverte gli investitori: la fama di Cristiano Ronaldo su Instagram potrebbe non essere eterna. Inoltre, spiegano gli analisti, “il peso di Cristiano Ronaldo è stimato in 60 milioni annui e dovrebbero tradursi in un rosso di bilancio per l’esercizio in corso (-68,1 milioni) così come per i prossimi due esercizi (-62,4 milioni la perdita attesa per il 2019-2020 e -26,3 milioni il rosso previsto per il 2020-2021).”
Rumor ingresso sul Ftse Mib
Sempre oggi alcune indiscrezioni di stampa riportano che la Juventus potrebbe ambire a un nuovo traguardo finanziario: il possibile approdo sul Ftse Mib, facendo così il grande balzo dal punto di vista borsistico.
Oggi, infatti, è in calendario la revisione della cosiddetta reserve list del Ftse Mib e il titolo Juventus potrebbe fare il suo ingresso in questa lista composta da quattro azioni. Dopo il passaggio di Diasorin, che ieri ha debuttato sul principale listino milanese dopo l’uscita di scena di Luxottica. Il Ftse Russell, quindi, potrebbe scegliere la Juventus come quarto nome da aggiungere a quelli di Amplifon, Hera e Interpump.
Sprint del titolo in Borsa
Oggi il titolo del club bianconero ha chiuso le contrattazioni a Piazza Affari con un rialzo del 9,29% a 1,20 euro. Attualmente le azioni capitalizzano circa 1,2 miliardi di euro. Da inizio anno la performance è positiva del +56%, ma sono ancora lontani i massimi toccati lo scorso settembre a quota 1,81 euro.