Preview Unicredit: in arrivo conti 4° trimestre, tra gli analisti dominano i buy sul titolo
Anche oggi acquisti su Unicredit che sta mettendo a segno la terza seduta consecutiva di riazi con un +1,10% a 13,81 euro. Gli investitori sono in attesa dei conti di Unicredit che saranno pubblicati domani prima dell’avvio dei mercati. Il cda di Unicredit si riunirà oggi e domani oltre ai dati sarà da monitorare anche la conference call del ceo Andrea Orcel, anche in vista del recente accordo sindacale. Parte proprio con Unicredit la stagione delle trimestrali per le banche italiane, in seguito ci sarà il 3 febbraio quella di Intesa Sanpaolo e poi dal 9 di febbraio Mediobanca, Fineco, Generali e mediolanum.
Preview conti 4° trimestre e intero 2021
Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della banca indica un quarto trimestre 2021 con una perdita netta di 1,32 miliardi di euro, contro il risultato netto sottostante positivo per 204 milioni di euro contabilizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Come fanno notare gli analisti di Banca Akros il quarto trimestre per Unicredit è aggravato da una serie di voci una tantum ampiamente previste, come gli oneri di ristrutturazione per 0,9 miliardi di euro.
Nell’intero 2021, l’istituto dovrebbe avere registrato un utile netto di 1,66 miliardi di euro (contro la precedente indicazione di un risultato finale di 3,2 miliardi di euro). La banca aveva invece chiuso il 2020 con un utile netto sottostante di 1,26 miliardi di euro (perdita contabile di 2,79 miliardi di euro).
Al termine del quarto trimestre 2021, inoltre, il margine di intermediazione dovrebbe attestarsi a quota 4,2 miliardi di euro (anche in questo caso di tratta del valore mediano), evidenziando un leggero ribasso rispetto ai 4,24 miliardi di euro messi a segno nel quarto trimestre del 2020. Per finire, il risultato netto di gestione di Unicredit è previsto a 865 milioni di euro, a seguito di svalutazioni su crediti per complessivi 787 milioni di euro.
Bestinver, comunque, ritiene che nell’intero 2021 Unicredit abbia registrato un utile netto superiore a 3,7 miliardi. Per il quarto trimestre, gli analisti di Bestinver pronosticano ricavi in rallentamento per 4 miliardi (-4%) e una perdita di 1,45 miliardi. Le stime di Credit Suisse, che vedono per l’intero anno un utile netto adjusted di 3,9 miliardi. Di pari passo l’utile per azione è atteso a 1,1 euro. In attesa dei conti del quarto trimestre 2021, gli analisti della banca elvetica ha confermato un rating outperform sul titolo Unicredit, con target price a 15,10 euro.
Gli analisti di Akros si aspettano che la banca di piazza Gae Aulenti chiuda il 2021 con costi operativi stabili a 9,8 miliardi di euro anno su anno, rispetto a una previsione di 9,9 miliardi di euro portando a un margine operativo lordo di 8 miliardi di euro, il 9% in più anno su anno. Akros mantiene il giudizio Hold sul titolo, con un prezzo target a 14,7 euro ad azione.
Previsioni dividendo
Gli analisti hanno espresso il loro punto di vista sul dividendo Unicredit 2022, relativo al 2021. Gli esperti ritengono che Unicredit possa staccare una cedola pari a 0,52 euro per azione. La previsione minima fa riferimento ad un dividendo pari a 0,46 euro mentre la stima migliore è per una cedola pari a 0,57 euro.
Dominano i buy sul titolo
Unicredit, sotto la spinta del cambio al timone con l’arrivo di Andrea Orcel, è stato il miglior titolo del Ftse Mib nel 2021 con +77% circa. E tra gli analisti i Buy sul titolo Unicredit sono pari all’83% del totale (sei mesi fa prima dei conti del 2° trimestre erano solo il 52%); il 17% dice Hold mentre nessuno dice Sell. Il prezzo obiettivo medio è di 16,91 euro, ossia il 23 per cento sopra i livelli a cui viaggia attualmente il titolo.
Settimana scorsa Credit Suisse ha confermato la view positiva su Unicredit (rating outperform con target price a 15,10 euro) e continua a vedere Unicredit offrire una differenziazione significativa, basata principalmente su: potenziale di crescita, in particolare nell’Europa centrale e orientale (CEE) della banca; buffer di fornitura resilienti più elevati che offrono flessibilità in mezzo all’incertezza di Omicron; notevoli opzioni sul capitale che offre al management un significativo potenziale di creazione di valore sia in termini di distribuzione crescente del capitale oppure come risorsa per un’ulteriore crescita (compresi i percorsi inorganici).